L’emergenza COVID-19 sta generando impatti negativi in termini di crescita dell’economia regionale con ripercussioni sulla tenuta dell’intero sistema produttivo, delle imprese, e sui livelli occupazionali. In questo contesto la Regione Toscana ha deciso di rafforzare l’impegno del sistema istituzionale nell’intercettare e assistere le imprese che intendono attivare investimenti qualificati nel territorio regionale, in una ottica di mantenimento della catena del valore delle filiere territoriali, favorendo lo sviluppo delle attività e il lavoro qualificato.
Unlock Toscana è lo strumento ideato dalla Giunta regionale per superare la fase di lockdown, per attrarre investimenti privati sul territorio e rilanciare l'economia e il lavoro.
L’Amministrazione regionale avvierà un percorso strutturato di sostegno amministrativo, attraverso forme di assistenza, accompagnamento e tutoraggio alle imprese che manifestano interesse alla realizzazione di programmi d’investimento d’impatto territoriale.
L’avviso è pubblicato sul BURT dal 3 giugno e sarà possibile presentare le manifestazioni d'interesse dal sito di Sviluppo Toscana (http://www.sviluppo.toscana.it/unlock_toscana) a partire dal 15 giugno 2020.
Possono partecipare micro, piccole, medie e grandi imprese, singole o aggregate, operanti in tutti i settori economici ad eccezione del settore agricolo.
Finalità:
- Individuare chi intenda realizzare programmi di investimento qualificati sul territorio regionale
- disporre di informazioni sugli orientamenti di investimento diretto (industria, manifatturiero, servizi, ricerca, logistica, turismo, direzionale) e delle relative caratteristiche in termini di tipologia e dimensioni dell’investimento, relativa tempistica, potenziale impatto occupazionale
- promuovere il potenziamento delle attività di imprese già presenti sul territorio e l’innesto di nuove attività
- individuare imprese con programmi di investimento orientati alla transizione al digitale, all’economia circolare e verso forme avanzate di sostenibilità ambientale
Dopo una prima verifica delle manifestazioni d’interesse (esaminate da un nucleo tecnico di valutazione intersettoriale supportato da Irpet e Fidi Toscana), la Regione effettuerà un’attività di assistenza e accompagnamento con una serie di incontri finalizzati a individuare eventuali procedure di accesso ai finanziamenti pubblici e contatti con investitori specializzati; a favorire rapporti con il sistema della ricerca e del trasferimento tecnologico e verificare il livello di fattibilità amministrativa del programma di investimento.
Il nucleo tecnico di valutazione sarà articolato in due sezioni, una per le grandi e l'altra per le micro, piccole e medie imprese e individuerà le manifestazioni di maggiore interesse per la Regione sulla base di priorità e criteri di carattere generale.
Priorità strategiche settoriali e tecnologiche
- nuove filiere: scienze della vita e sicurezza sanitaria, telemedicina, sicurezza sociale (es.dispositivi per ambienti chiusi, trasporti, ecc.) e produttiva (es. mantenimento di produzioni di base, accorciamento di filiere, anche in ottica di autosufficienza nella catena delle forniture o in chiave sostitutiva di importazioni), silver economy (es. consumi e servizi per popolazione sopra i 50 anni)
- produzioni e applicazione di tecnologie digitali (smart specialisation), sviluppo di piattaforme digitali integrate, economia circolare e chiusura di filiere produttive;
- energia rinnovabile e transizione energetica
- trasformazione agroalimentare
- sviluppo di piattaforme logistiche/distributive
- sviluppo di attività turistiche digitalizzate o policentriche (a basso assembramento sociale)
Alle priorità strategiche e tecnologiche sopraelencate, si aggiungono priorità territoriali (la localizzazione investimenti in aree di crisi industriale e nelle aree interne), gli impatti generati in termini di volume dell’investimento e di occupazione aggiuntiva e le caratteristiche del programma di investimento (progetti di filiera o di distretto, livello di innovatività, attività orientate all’export, operazioni di re-shoring da paesi terzi, espansioni o attrazione di investimenti esteri o di carattere nazionale).
L'ammontare minimo dei progetti di investimento dovrà raggiungere 500.000 euro nel caso di micro, piccole e medie imprese, mentre per le grandi imprese dovrà essere di minimo 1,5 milioni di euro.
Gli investimenti dovranno essere completati entro il 31.12.2023.
Per maggiori informazioni consulta il Decreto n.7656 del 26-05-2020