"Ma l'incubo Campania è sempre in agguato"

"Ma l'incubo Campania è sempre in agguato"

 

Meno rifiuti (si consuma di meno per la crisi) e più raccolta differenziata, ma ciò non allontana lo spettro della spazzatura sulle strade. L'incubo Campania, per intenderci. E' quanto sostiene l'assessore all'ambiente Annarita Bramerini.

Resta l'allarme rosso da lei lanciato?
«Non ho mai parlato di allarme rosso, ma di criticità.
Ho sempre detto: diamoci da fare a costruire gli impianti perché se la produzione dei rifiuti dovesse seguire il ritmo del 2007, rischiamo di esaurire le nostre discariche nel giro di qualche anno. E poi i dati della raccolta differenziata riguardano solo gli urbani e non anche gli speciali che sono 3 volte tanto».

Si può tirare un sospiro di sollievo?
«Nel 2009 abbiamo registrato una diminuzione nella produzione dei rifiuti anche a causa della crisi economica. Così come è sicuramente incoraggiante l'andamento della raccolta differenziata, che deve essere accompagnata dallo sviluppo del mercato del riciclo come stiamo cercando di fare in Toscana, pena la sua vanificazione. Però, pur trattandosi di numeri importanti, non possiamo stare tranquilli».

In che senso? 
«L'esaurimento delle discariche può slittare di qualche mese, forse un anno, ma il problema rimane. Non si può perdere tempo. Anche perché per la costruzione degli impianti le procedure sono lunghe e complesse e c'è bisogno di darsi da fare».

Quindi agli inceneritori non c'è alternativa. Molti ambientalisti dicono che se ne può fare a meno favorendo la raccolta differenziata.
«La raccolta differenziata è importante ma non azzera il problema di una corretta gestione dei rifiuti. Come ricorda l'Europa occorre prevenire, riciclare, recuperare anche energeticamente i rifiuti e come estrema ratio la discarica. Noi invece, come buona parte d'Italia, ancora mandiamo in discarica circa il 60% dei rifiuti che produciamo. Occorre, quindi, realizzare diversi tipi di impianti a tecnologia complessa, non solo termovalorizzatori.».

Quale è il piano per gli inceneritori?
«Non esiste un piano per gli inceneritori. Secondo i piani provinciali vanno realizzate la terza linea del Picchianti di Livorno, l'ampliamento dell'inceneritore San Zeno in provincia di Arezzo ed il potenziamento dell'impianto di Montale. Così come è prevista la realizzazione di due piccoli impianti in provincia di Firenze (Testi e Rufina). L'unico termovalorizzatore nuovo è quello di Case Passerini, nel comune di Sesto Fiorentino».

Andrea Della Valle si è stupito che per Firenze l'inceneritore viene prima della sua Cittadella viola. Cosa risponde? 
«Così la questione è malposta. Ricordo a Della Valle che da oltre 10 anni le Province di Firenze e di Prato non sono autosufficienti, perchè portano buona parte dei loro rifiuti urbani nelle discariche di Pisa e Arezzo. Per questo fin dal 2006 Firenze decise di dotarsi dell'impianto di Case Passerini, così da essere autosufficiente come lo sono le altre province.»



Mario Lancisi

Aggiornato al: Article ID: 367351