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Il piano è stato approvato con Deliberazione dal Consiglio regionale 47 del 21 luglio 2020 e pubblicata sul BURT 34 parte II del 19 agosto 2020.
I documenti sono visionabili alla pagina dedicata: Piano regionale cave
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Il Piano Regionale Cave (PRC) sarà elaborato dando opportuno spazio ai momenti di confronto, concertazione, informazione e partecipazione, secondo quanto previsto dalle normative regionali in materia di programmazione (legge regionale n. 1/2015), in materia di governo del territorio (l.r. 65/2014) ed in materia di Valutazione Ambientale Strategica (l.r. 10/2010) che disciplinano i vari passaggi previsti nel processo di formazione del Piano.
Per quanto riguarda l'informazione di cittadini e soggetti interessati al piano in questione, viene garantita l'accessibilità agli atti e documenti del piano e la trasparenza delle informazioni attraverso la pagina web del Garante regionale, nella quale viene inserito il link a tutti i documenti del piano adottati, nonché il programma delle attività di informazione e partecipazione, le attività in corso nelle diverse fasi del procedimento, il rapporto del garante preliminare all'adozione, la delibera di adozione e le successive attività di informazione fino alla delibera di approvazione.
I cittadini e soggetti interessati potranno chiedere chiarimenti e informazioni scrivendo all'indirizzo: garante@regione.toscana.it
Al fine di garantire una informazione e partecipazione più ampia possibile vengono adottate le seguenti modalità in relazione alla scala e tipologia di piano da attivarsi dopo l'avvio di procedimento e prima dell'adozione.
Come descritto in dettaglio nel cap. 7 "Individuazione delle modalità di confronto esterno" dell'Informativa preliminare al Consiglio cui si rinvia, nel piano in questione viene già attivata la partecipazione ai sensi della l.r. 10/2010.
Viene già attivata inoltre la partecipazione e concertazione ai sensi della l.r. 1/2015, in due distinti momenti, ovvero nella fase preliminare di formazione del Piano dopo la trasmissione dell'Informativa al Consiglio e l'espressione degli eventuali indirizzi da parte di quest'ultimo e nella fase intermedia immediatamente prima dell'adozione del piano da parte della Giunta, al fine di valutare la proposta di piano nel suo complesso.
Si attua così il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali e delle parti sociali fin dall'inizio del procedimento e fino all'adozione del piano attraverso due momenti resi obbligatori, quand'anche fossero in un caso facoltativi. Vengono così informati e chiamati a partecipare al procedimento di formazione del piano tutti i soggetti indicati nell'atto di avvio del procedimento ai sensi delle leggi regionali citate.
La partecipazione di cui alla l.r. 65/2014, da svolgersi nelle diverse fasi del procedimento ovvero dopo l'avvio e fino all'adozione si ritiene di dover coordinarla con tali forme di partecipazione e concertazione nel rispetto del principio di non duplicazione di cui all'art. 36 della l.r 65/2014 e del divieto di aggravio procedimentale.
La partecipazione di cui alla l.r. 65/2014 non può non coinvolgere tutti i cittadini e soggetti interessati, anche all'esito della partecipazione di cui alla l.r. 10/2010 e della l.r 1/2015, in quanto non considerati nell'avvio del procedimento.
A tal fine si ritiene utile attivare sulla pagina web del Garante un form da compilare da parte dell'interessato nel quale inserire tutti i propri dati e il contributo partecipativo, con la facoltà di georeferenziare il sito in relazione al quale si intende offrire il proprio contributo tramite il link a geoscopio attivato sullo stesso form.
Tale forma di partecipazione coinvolge necessariamente tutti i cittadini singoli e associati e i soggetti interessati e al tempo stesso tiene conto della scala e tipologia di piano.
Il Garante, all'esito di tale partecipazione digitale, procederà ad esaminare da un punto di vista oggettivo e soggettivo i contributi pervenuti, potendo altresì organizzare incontri pubblici o workshop presso la sede regionale su specifiche tematiche e argomenti emersi dalla consultazione informatica, coinvolgendo anche sia la parte politica che la parte tecnica della Regione, anteriormente all'adozione.
Nella fase intermedia del procedimento il Garante redige il rapporto da allegare all'atto di adozione ai sensi dell'art. 18 comma 3 della l.r. 65/2014, pubblicato poi sulla sua pagina web, nel quale evidenzia le iniziative assunte in attuazione del programma e i risultati dell'informazione e partecipazione emersi nella partecipazione effettuata ai sensi della l.r. 65/2014, della l.r. 1/2015 e della l.r. 10/2010, con le modalità sopra descritte.
Successivamente all'adozione, il garante cura le ulteriori attività di informazione e partecipazione in relazione alle osservazioni pervenute e alle controdeduzioni.