Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati;
Denominazione del Prodotto:
Cavolo nero riccio di Toscana
Descrizione sintetica del prodotto:
Il cavolo nero riccio di Toscana si chiama così perché presenta foglie molto grandi, di colore verde scuro e con nervature più chiare. La loro superficie è assai frastagliata per la presenza di "bolle" alquanto grosse. Il sapore e l'odore sono quelli tipici del cavolo. Si produce da ottobre a marzo.
Territorio interessato alla produzione:
Province di Firenze e di Arezzo.
Produzione in atto:
(scomparso /a rischio/attivo) attivo
Descrizione dei processi di lavorazione:
- Acquisto delle sementi;
- Preparazione del terreno: lavorazione principale, concimazione di fondo, fresatura;
- Sesti di impianto: circa 6 piante/m2;
- Eventuale lotta fitosanitaria: batteriosi e cavolaia;
- Concimazione: 1:1:2;
- Raccolta manuale;
Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:
Seme acquistato o autoriprodotto.
Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
La tradizionalità del prodotto è data dalla particolarità della cultivar, il cavolo riccio nero di Toscana, un ecotipo locale legato soprattutto alla cucina povera dei contadini che lo usavano per fare la tipica "ribollita" o minestra di pane. La cultivar e l'influenza dell'ambiente sono responsabili del sapore molto intenso di questo cavolo. Si produce in zona da almeno 150 anni.
Produzione:
Nella provincia di Firenze la produzione di cavolo riccio nero con sementi autoriprodotte avviene in due aziende, a Soffiano e a San Casciano Val di Pesa, che ne producono complessivamente circa 10-15 quintali l'anno; 3 quintali vengono prodotti da un'azienda di Montevarchi, in provincia di Arezzo, la cui attività consiste nella riproduzione di seme di varietà autoctone. Tale quantità potrebbe potenzialmente raggiungere i 6 quintali l'anno. Esistono poi altri produttori di cavolo nero nella provincia di Firenze, però non vi è la certezza che utilizzino seme puro. La loro produzione annuale si aggira intorno ai 320 quintali.La vendita avviene totalmente nelle province di Firenze e di Arezzo, generalmente a privati direttamente in azienda.