L'occupazione in Toscana nel 2021: torna a crescere la componente stabile

Una fotografia delle imprese attive in Toscana nel pieno dell’emergenza sanitaria covid, con informazioni sugli effetti indotti sulla composizione dell’occupazione. Dai dati 2021 del Registro statistico delle imprese attive (Asia).

Nel 2021 in Toscana, si contano oltre 325 mila imprese: il 2% in più rispetto al 2020 e quasi il 3% rispetto al 2019. Continua a crescere il settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche; bene anche il settore delle Ict. Torna a crescere la componente “stabile” dell’occupazione (dipendenti ed indipendenti), anche se i livelli occupazionali regionali non sono ancora tornati a quelli pre-covid (2019). Sono alcuni dei dati pubblicati nel rapporto "L’occupazione in Toscana: dati Asia 2021" pubblicato dal settore "Servizi digitali e integrazione dati. Uffico regionale di statistica" della Regione Toscana, e basato sui risultati della rilevazione Istat 2021 effettuata attraverso il Registro statistico delle Imprese attive (Asia).

Secondo il rapporto gli andamenti osservati rispetto agli anni precedenti (2020 e 2019) sui lavoratori atipici (esterni e temporanei) restituisce un contesto in cui il “precariato stabile” di alcune categorie di lavoratori rimane una costante. 

La Toscana occupa la posizione centrale nella graduatoria delle regioni italiane con l’incidenza maggiore di lavoratori atipici sul totale occupati. Sono le realtà più grandi e consolidate quelle in cui il ricorso all’occupazione atipica è maggiore.

Dall’analisi comparativa fra gruppi di imprese per alcune caratteristiche strutturali, risulta, infatti, che la quota di esterni e temporanei è relativamente più alta nelle imprese più strutturate in termini di natura giuridica (società di capitali, 5%), in quelle attive sul territorio da almeno 5 anni (3%) ed in quelle per cui risultano elevate classi di fatturato (oltre 100 mila euro l’anno)

Con riferimento alle principali caratteristiche socio-demografiche dell’occupazione, la componente femminile si conferma minoritaria rispetto a quella maschile (grafico 1) per tutte le tipologie di occupati: la percentuale maggiore di donne si riscontra fra i dipendenti, dove sfiora il 43%. Giovani (15-29 anni) e laureati sono relativamente più consistenti nella componente precaria dell’occupazione (temporanei ed esterni rispettivamente). Coloro che sono nati all’estero rappresentano il 19% dei dipendenti ed il 22% dei temporanei, a fronte di valori medi nazionali rispettivamente del 15% e del 26%. 

In crescita il sistema delle unità locali localizzate in Toscana, indipendentemente dalla sede d’impresa; il settore turistico (alloggio e ristorazione) è quello per cui i livelli di domanda di lavoro, in termini di addetti, stentano a recuperare, rispetto all’anno pre-covid (grafico 2).

Sono i comuni di Vecchiano, San Gimignano, Montecatini Terme e Firenze quelli in cui la flessione di addetti rispetto al 2019 è ancora fortemente negativa. Seguono Santa Croce sull'Arno, Montalcino, Barberino di Mugello, Figline e Incisa Valdarno e Scandicci.


Grafico 1 Occupati per tipologia e caratteristiche socio-demografiche. Toscana e Italia. Anno 2021 (valori percentuali sul totale degli occupati della stessa tipologia).
Fonte: elaborazioni Settore “Servizi digitali e integrazione dati. Ufficio Regionale di Statistica” su dati Istat
 

Laureati (*). Comprende: diploma di istruzione terziaria, laurea di I livello, diploma accademico di I livello, laurea magistrale e diploma accademico di II livello, dottorato di ricerca
Fonte: elaborazioni Settore “Servizi digitali e integrazione dati. Ufficio Regionale di Statistica” su dati Istat
 

Grafico 2  Unità locali e addetti. Toscana. Anni 2019-2021 (valori assoluti).
Fonte: elaborazioni Settore “Servizi digitali e integrazione dati. Ufficio Regionale di Statistica” su dati Istat

 


 

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Aggiornato al:
04.01.2024
Article ID:
183980488