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Rendiconto generale per l'anno finanziario 2011

Approvato con legge regionale n. 31 del 18/06/2012
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La Giunta regionale ha approvato nella seduta del 7/5/2012 la proposta di legge relativa al Rendiconto Generale per l'anno finanziario 2011.
Il Consiglio ha approvato il Rendiconto Generale 2011 con legge regionale n. 31 del 18/06/2012 (pubblicata sul BURT n.32 del 27/6/2012).

La gestione finanziaria 2011 è stata caratterizzata da accertamenti complessivi per 8.546 milioni di euro e impegni complessivi per a 9.539 milioni di euro (Tabelle e grafici riepilogativi .pdf), contro gli 8.992 ml di accertamenti e 9.686 ml di impegni nel 2010.

I tratti più significativi che hanno riguardato il 2011 sono:

  • la sostanziale tenuta delle entrate tributarie ordinarie e la conferma del trend in crescita del gettito derivante dal contrasto all'evasione fiscale, la cui attività ha consentito di recuperare un gettito complessivo (di circa 160 ml euro) che è superiore alle previsioni di bilancio di oltre il 50%;
  • la riduzione degli accertamenti complessivi rispetto al 2010, riconducibile principalmente alla manovra finanziaria del Governo approvata con il DL 78/2010 che ha disposto un taglio ai trasferimenti erariali correnti a favore della Regione Toscana (circa 360 ml euro sul 2011);
  • una contrazione delle spese di funzionamento (che ha interessato in modo particolare il personale, gli oneri finanziari a servizio del debito, le spese relative ai consumi intermedi e le spese di funzionamento del consiglio regionale);
  • il rispetto degli obiettivi programmatici del patto di stabilità interno 2011; inoltre anche per questo esercizio - così come già fatto nel 2010 e nel 2009 - la Regione ha ceduto una quota di 55 ml euro del proprio plafond di patto stabilità a favore degli enti locali nell'ambito della compensazione verticale.

L'extra gettito fiscale derivante dal contrasto all'evasione fiscale ed all'illegalità economica e le risorse recuperate sul bilancio corrente attraverso la revisione della spesa di funzionamento, hanno consentito di recuperare una parte importante dei minori trasferimenti erariali e di assicurare l'attuazione delle politiche settoriali nell'ambito del sociale (progetto per la non autosufficienza, progetto giovanisì, sostegno ai canoni locazione, fondo sociale regionale a favore degli enti locali), dell'istruzione (contributi per il diritto allo studio alle famiglie, contributi alle scuole, trasferimenti agli enti locali, apertura di circa 90 scuole materne statali), dell'economia e del lavoro (misure di ingegneria finanziaria a favore delle imprese, sostegno all'internazionalizzazione, alla ricerca e allo sviluppo).

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23.09.2013
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172748