Aggiornamento in: Diritti Sociale

Piano integrato sociale regionale 2007-2010

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Il percorso di formazione del Piano integrato sociale regionale (Pisr) comincia con l'approvazione della legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale), di seguito l.r. 41/2005.
Il Pisr è un Piano settoriale, ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale), ha durata corrispondente alla legislatura come il Programma regionale di sviluppo, ed è finalizzato alla attuazione dei diritti di cittadinanza sociale individuati dalla l.r. 41/2005.
Per il periodo di riferimento il Pisr determina gli obiettivi, le finalità, le tipologie di intervento e gli altri elementi previsti dalla legge regionale e definisce il quadro delle risorse attivabili, raccordandosi con le scelte di sviluppo delle comunità locali.
Nel primo periodo di validità della l.r. 41/2005 (ai sensi dell'articolo 63, comma 2) ha mantenuto la propria validità il Pisr preesistente, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 122 del 24 luglio 2002 e successivamente aggiornato, così come gli atti amministrativi, anche a carattere transitorio, approvati entro la data di entrata in vigore della legge.
Il documento preliminare del Pisr è stato presentato e discusso in Consiglio regionale nella seduta del 9 maggio 2006. Il Consiglio ha approvato due mozioni (la mozione n. 229 "Sull'informativa sul Piano integrato sociale regionale 2006 – 2010" e la mozione n. 230 "Indirizzi sul Pisr 2006 - 2010") con le quali sono state fornite alla Giunta regionale linee di indirizzo per la predisposizione del Piano.
Anche in precedenza il Consiglio regionale aveva approvato altri atti di indirizzo (Ordine del giorno collegato alla l.r. 41/2005, approvato il 16 febbraio 2005 " Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale" e Ordine del giorno collegato alla comunicazione n. 4 dell'Assessore Salvadori svolta nella seduta del 18 gennaio 2006 su "Il welfare che vogliamo") sui temi centrali del Pisr.
Nella definizione del Pisr la Regione ha adottato strumenti di concertazione e confronto con gli enti locali e con le parti sociali, nonché forme di consultazione con le associazioni degli utenti e consumatori e con altri soggetti.
Il Pisr sarà annualmente attuato tramite atti della Giunta regionale che dispongono relativamente alla assegnazione delle risorse disponibili e alla realizzazione delle azioni di interesse regionale.
La Giunta è impegnata a presentare almeno ogni tre anni al Consiglio regionale documenti di monitoraggio e valutazione, che descrivono gli stati di realizzazione e i risultati dell'attuazione dei piani e programmi contenuti nel PISR. In particolare riferiti a:

  • la valutazione di impatto, con l'analisi del fabbisogno sociale, delle risorse disponibili, dello studio di fattibilità degli interventi;
  • il monitoraggio "in itinere" dello stato di attuazione dei piani di zona, sulla base di indicatori e parametri;
  • la valutazione consuntiva di periodo, relativa agli obiettivi perseguiti, alla qualità degli interventi e alla sostenibilità economica degli stessi.

Il Piano è impostato in raccordo con il Piano Sanitario Regionale, così come prevede l'articolo 27 della l.r. 41/2005, anche per realizzare una programmazione regionale integrata in ambito sociosanitario nell'ottica di un approccio intersettoriale in cui sono definiti il sistema delle responsabilità e le condizioni per affrontare in modo nuovo i problemi.
Il Piano, inoltre, contiene una parte, l'intero capitolo 7, relativa agli interventi e ai servizi dell'alta integrazione socio-sanitaria, che potrà essere oggetto di modifica anche con riferimento alla prevista prossima adozione del Piano sanitario regionale. In questo senso il Pisr interpreta il disposto dell'articolo 18 della l.r. 40/2005, dove al comma 4 si dice che la Regione opera per la progressiva unificazione delle disposizioni del piano sanitario regionale e del piano integrato sociale regionale, individuando le procedure per il coordinamento delle politiche socio-sanitarie con quelle degli altri settori regionali.
In particolare occorrerà individuare nel Piano Sanitario risorse per interventi riconducibili al Piano integrato sociale per quanto attiene alla individuazione dei settori e delle materie che dovranno essere programmaticamente valutate e orientate in modo integrato.
La Commissione consiliare competente è impegnata a collaborare per costruire per il prossimo triennio un unico Piano Integrato Sanitario e Sociale.

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Aggiornato al:
09.04.2015
Article ID:
46249