Il nodo di Firenze e l'ambiente

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Sicuramente tra gli aspetti connessi alla realizzazione delle opere dell'Alta Velocità che possono destare preoccupazione nella cittadinanza rientrano sicuramente quelli di carattere idrogeologico ed ambientale.

Nel progetto definitivo sono state individuate per il sottoattraversamento tre situazioni critiche: rampa di immersione a Campo di Marte, Stazione di Belfiore, rampa di risalita a Castello. Per queste tre situazioni sono stati individuati sistemi di monitoraggio che permettono in corso d’opera di limitare l’alterazione delle pressioni relative dell’acqua monte-valle e, a intervento realizzato, sono stati previsti drenaggi di prelievo e reimmissione per eliminare l’effetto barriera sull’acqua. Per il resto del percorso il tunnel si muove entro gli spessori profondi delle argille che sono totalmente impermeabili. Per l’ulteriore approfondimento di queste problematiche siamo in attesa che sia consegnato all’Osservatorio Ambientale il progetto esecutivo per l’emissione del parere di competenza dell'osservatorio stesso.
In merito al rischio di lesioni negli edifici posti lungo il percorso di scavo del tunnel, fonte di preoccupazione per i cittadini interessati, è necessario fare alcune precisazioni. I modelli di previsione, che sono stati messi a punto dalle Ferrovie per il progetto definitivo ed approvati dall’Osservatorio Ambientale, confermano che solo due edifici sono a rischio grave, edifici che comunque nell’accordo generale per la realizzazione sono già stati espropriati e saranno abbattuti.
Per quello che riguarda gli altri edifici si parla esclusivamente di possibili/eventuali lesioni e assolutamente non di problemi strutturali. Per quel che riguarda i cosiddetti “testimoniali di stato”, che servono a esaminare le attuali condizioni degli edifici, è ovvio che, quando esiste in termini probabilistici la possibilità di un danno, è buona cautela degli eventuali danneggiati e danneggianti avere una “foto” della situazione prima dell’inizio dei lavori e per questo sugli edifici individuati dal modello previsionale allegato al progetto definitivo sarà effettuata la ricognizione a totale carico del Contraente Generale. Rispetto a questo problema gli Enti e gli Organismi coinvolti nel controllo dei lavori, compreso l’Osservatorio Ambientale, rispettano però la cautela, pur ritenendola eccessiva, di quei cittadini che, anche non possedendo edifici individuati dagli studi come potenzialmente impattabili, ritengono necessario redigere i “testimoniali di stato” a loro spese. Per questo è stato firmato il protocollo con Osservatorio Ambientale, Comune di Firenze, Ordini professionali tecnici e sindacati degli amministratori di condominio per calmierare i prezzi di queste operazioni.


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Aggiornato al:
19.03.2009
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277124