I mercati degli agricoltori: il progetto “filiera corta” ed altre esperienze

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Campagna di informazione e comunicazione della Regione Toscana

Il progetto regionale "Filiera corta" - Rete regionale per la valorizzazione dei prodotti agricoli toscani è stato avviato in Toscana fin dal 2007, con l'obiettivo di sostenere le nuove iniziative e il coordinamento di quelle  già presenti sul territorio toscano.
Con deliberazione n. 335 del 14 maggio 2007, la Giunta regionale ha approvato il Progetto regionale filiera corta - Rete regionale per la valorizzazione dei prodotti agricoli toscani. Qui si segujito una sintesi del progetto per punti

Obiettivi principali del progetto "Filiera corta"

Sono principalmente quelli di:
a) riconoscere agli agricoltori un valore equo alle loro produzioni ed allo stesso tempo creare i presupposti per un prezzo finale dei prodotti il più favorevole possibile per gli utilizzatori;
b) aumentare le sinergie e le opportunità di offerta di prodotti locali e di qualità sia nel commercio che nella ristorazione e nel turismo rurale;
c) favorire la conoscenza dei prodotti toscani certificati e delle loro caratteristiche presso sempre più ampie fasce di utilizzatori. A questo proposito la Toscana può vantare, fra le sue produzioni, alcune importanti eccellenze.

Con questo progetto la Regione ha erogato contributi a fondo perduto all'80% della spesa ammessa agli enti pubblici, i quali hanno attivato le seguenti iniziative:

Mercati dei produttori. Sono gli eventi periodici locali (almeno una volta al mese) all'aperto per la vendita diretta di prodotti di qualità e di prodotti locali riservati ai produttori della zona interessata. Questa iniziativa, già attuata in via sperimentale in alcune province, nel 2007 sarà ampliata con almeno altre due iniziative in due province diverse, con l'obiettivo finale di arrivare almeno ad un mercato di produttori per Provincia;

Regala la Toscana. Gli stessi eventi di cui al punto precedente ma in forma di mercato di Natale, sull'esempio di quelli del nord d'Italia, con confezioni di prodotti alimentari e di artigianato locale studiate appositamente. Il mercato in questo caso dovrebbe avere le stesse caratteristiche di quelli di cui al punto precedente, ma avere durata di più giorni, nel periodo prenatalizio ed essere svolti anche nelle piazze di città;

Spacci locali. Punti di vendita diretta al chiuso gestiti in forma associata da imprenditori agricoli sull'esempio dei farmer's market americani. Si tratta di promuovere e/o consolidare la realizzazione di punti di vendita diretta di prodotti locali aperti nella forma di un vero e proprio negozio* *dove i produttori vendono singolarmente i propri prodotti;

Patti di filiera. con questa azione si promuoveranno accordi fra produttori agricoli ed operatori di altri settori: ristorazione, commercio e turismo, per la vendita dei prodotti agricoli di qualità e locali, secondo modalità da concordare fra le categorie.

Altre esperienze più recenti che si sono sviluppate a partire dal finanziamento pubblico di progetti

Agricoltura in piazza. Sono le manifestazioni organizzate in genere una volta all'anno per la valorizzazione e presentazione del prodotto/i tipico/i che marca/no il territorio della zona in cui sono organizzate e dove può essere presente anche la commercializzazione del prodotto.Per essere ammesse a finanziamento queste iniziative docecano prevedere durante il loro svolgimento la realizzazione di momenti di informazione dei consumatori finalizzati allo sviluppo della conoscenza dei prodotti della zona anche in collaborazione con le organizzazioni di rappresentanza dei produttori;

Arte e cibo. Allestimento all' interno dei musei di uno spazio dedicato alla cultura e tradizione enogastronomia della Toscana, di esposizione e vendita di campioni promozionali e di materiale informativo di una selezione di prodotti toscani di qualità.
 
Le caratteristiche dei mercati variano notevolmente, sia in rapporto al territorio (rurale o urbano), sia con riferimento all'obiettivo che si pongono gli stessi partecipanti (commerciale, politico, sociale).

In generale, queste occasioni possono permettere ai produttori di valorizzare al meglio la qualità delle produzioni, che incontrerebbero molte difficoltà ad inserirsi nei mercati tradizionali. In particolare, il rapporto diretto con i consumatori, può permettere, oltre che un vantaggio economico per entrambi i soggetti, uno stimolante scambio di informazioni, ad esempio sulle caratteristiche del prodotto.


Ricordiamo qui, a titolo di esempio, solo alcuni dei progetti finanziati:

Maggio 2012

'Più vicino è più buono'  pratiche di filiera corta per forniture a mense scolastiche e non solo

Un progetto di educazione alimentare che ha offerto alle famiglie  una mensa sempre più sostenibile e di filiera corta, attraverso il km zero dalla mensa della scuola alla tavola di casa
A partire dal 17 aprile 2018, è tornato a Bagno a Ripoli il furgoncino di "Più vicino è più buono" per la consegna itinerante davanti alle scuole del territorio ripolese dei prodotti di filiera corta e delle specialità a Km zero, il progetto comunale avviato con il contributo della Regione Toscana ai progetti di filiera corta per la promozione dei prodotti a Km zero e la valorizzazione di un'alimentazione sana.
Il furgone è ripartito con quella che è la seconda edizione del progetto grazie alla nuova collaborazione tra SIAF, la società di refezione del Comune di Bagno a Ripoli, e Toscana Biologica, consorzio che riunisce aziende specializzate in produzioni biologiche e biodinamiche da filiera corta che metteranno a disposizione i loro prodotti.

Ottobre 2012

'La mensa dell'orto': filiera corta nelle mense scolastiche. Il caso di Monteroni d'Arbia
Sono stati preparati 6.700 pasti per la mensa scolastica comunale utilizzando 1.800 kg di prodotti, pari al 40%, realizzati e trasformati da aziende collocate entro i 70 chilometri dal comune di Monteroni d'Arbia. Si trattava di prodotti ortofrutticoli, formaggi e altri latticini, legumi e olio extravergine di oliva, tra i primi ingredienti ad essere stati reperiti sul territorio.  La quota di prodotti locali è poi arrivata al 50% per raggiungere la quota del 70% entro tre anni.

Ottobre 2015

"Di sana pianta"  lo spaccio di filiera corta a Carmignano (PO).

Uno spaccio dove comprare prodotti a chilometro zero, che andranno dal produttore locale direttamente sulla tavola del consumatore, ma anche un luogo dove  degustare i prodotti, farli conoscere, incontrare gli agricoltori, organizzare degustazioni, cene a tema, laboratori per bambini, merende "sane e giuste". In altre parole un luogo di aggregazione e un progetto di filiera corta, che è stato realizzato grazie anche al finanziamento della Regione Toscana (50 mila euro il contributo regionale), che riunisce una dozzina di agricoltori della zona. L'offerta sarà poi integrata grazie ad un accordo con Toscana Biologica, consorzio che raggruppa una trentina di aziende toscane. 

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Aggiornato al:
17.03.2020
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15939689