Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture in Toscana: il Rapporto Irpet 2016

Procedure di gara avviate e aggiudicate nel 2015, qualificazione delle imprese, efficienza nell'esecuzione dei lavori, aggregazioni delle stazioni appaltanti. Sono alcuni dei temi trattati dal Rapporto Irpet 2016 sui contratti pubblici in Toscana.

Lo studio "I contratti pubblici di lavori, servizi e forniture in Toscana. Analisi congiunturale 2015-2016" dell'Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana (Irpet) affronta l'analisi del mercato dei contratti pubblici in Toscana in una duplice prospettiva. Da un lato quella congiunturale, che ha evidenziato come il 2015 sia stato un anno di ripresa del volume delle procedure avviate, soprattutto nel mercato dei lavori e dei servizi. A questa ripresa dei bandi di lavori e servizi non è però corrisposta una degli importi aggiudicati, che anzi sono ulteriormente diminuiti in tutti e tre i mercati di lavori, servizi e forniture. Nel caso dei lavori pubblici, l'andamento negativo delle aggiudicazioni era però in parte prevedibile, sulla base della scarsa domanda di avvisi e bandi degli anni precedenti che ha naturalmente dato luogo a uno scarso effetto di trascinamento. Tuttavia, i dati parziali relativi all'anno in corso, indicano che, a seguito dell'effetto di trascinamento della buona domanda del 2015 in termini di procedure avviate, e di una domanda per ora in linea con la media degli anni precedenti, il 2016 potrebbe non risentire, sul fronte delle aggiudicazioni, dell'effetto rallentamento dovuto all'incertezza delle stazioni appaltanti in merito all'applicazione del nuovo codice dei contratti pubblici.

La seconda parte del lavoro presenta un approfondimento sugli aspetti del mercato che più verranno condizionati dal varo del nuovo Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 50/2016) in vigore da aprile 2016. Affronta con un approccio di tipo inferenziale, il tema dell'efficienza nella fase di esecuzione dei lavori pubblici in relazione alla scelta del criterio di aggiudicazione e all'obbligo di messa gara di progettazione definitiva. L'analisi, effettuata sui contratti conclusi in applicazione del vecchio testo normativo, non suggerisce che un maggior ricorso al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa basata sulla qualità da un lato e la messa a gara della prestazione di sola esecuzione (su progetto definitivo) dall'altro possano avere effetti netti e particolarmente positivi sull'incidenza e la dimensione degli scostamenti di importo e di tempo.

Inoltre lo studio presenta un quadro descrittivo dei possibili effetti di altri due grandi temi della riforma del codice, ovvero quello della qualificazione (e aggregazione) delle stazioni appaltanti e quello della qualificazione delle imprese.


Anna Luisa Freschi

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Aggiornato al:
09.06.2020
Article ID:
13876107