Diritti
Tutta la Toscana
5 novembre 2022
20:24

Le voci dei GenZer: “Dal Next Generation Fest una boccata di aria fresca” 

Viaggio tra ragazze e ragazzi al Teatro del Maggio, che mostrano di aver gradito l'evento e confidano che da questa giornata si porteranno qualcosa a casa   

Le voci dei GenZer: “Dal Next Generation Fest una boccata di aria fresca” 
Foto: Alessandro Talevi

Sono pieni di ambizioni e di sogni, ma dalle loro parole traspare il desiderio di essere incoraggiati. Si muovono su queste trame esistenziali le opinioni e le sensazioni degli oltre 2000 GenZer arrivati da tutta Italia al Teatro del Maggio di Firenze, dove dalle 10 di questa mattina è in corso il Next Generation Fest.

La giornata evento organizzata da Regione Toscana e Giovanisì, nell’ambito dell’Anno europeo dei giovani e con il sostegno della Presidenza del consiglio dei Ministri, era stata pensata per mettere al centro la partecipazione e la voglia di riscatto di una generazione, quella trai 18 e i 30 anni, che ha già conosciuto crisi economiche e vissuto sulla propria pelle le conseguenze della pandemia.
E loro, i GenZer, sembrano aver gradito parecchio questo Next Generation Fest.

“Una boccata di aria fresca, propositiva e motivante”, dice Marta, 20 anni, da Bologna, “perché questo è un periodo in cui essere giovani non è facile e ci sono sempre meno prospettive. Assieme a lei è arrivata Sara a cui è piaciuta la “poca retorica degli speaker, che hanno parlato di cose concrete e di tutti i giorni”.

Mentre rientra nell’auditorium del Teatro, Tommaso, di anni ne ha 23, viene da Benevento e non ha dubbi: “Ho sentito input positivi,non il solito racconto dei giovani come buoni a niente”. Alessandro da Lucca ha 19 anni, ha finito da poco la scuola il commento è netto: “evento incredibile e ben organizzato. Mi è piaciuto in particolare lo speech di Treedom, il topic ambiente è molto interessante”. Per Giulia, che viene da Siena e ha da poco compiuto i 18 anni, “l’atmosfera è ottima e questa manifestazione aiuta i giovani a sentirsi dentro qualcosa più grande di loro”.

I ritmi della scaletta sono serrati, gli speaker si susseguono con poche soste e le sessioni sono interrotte da brevissime pause. Il risultato è che il pomeriggio vola via velocemente. La sessione serale offre ancora tanti spunti di interesse. Ma intanto, in più di qualcuno il Next Generation Fest ha già lasciato qualcosa.

“Ci porteremo dietro un senso di inclusione e partecipazione”, sottolinea Michele. “Cose così – ci dice Marika da Mantova - danno una botta di fiducia, e fanno muovere cose che sono rimaste ferme”.

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