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9 marzo 2024
11:35

Le trasformazioni del paesaggio toscano in una foto. La premiazione del contest PhoToscana

Inaugurata anche l’esposizione degli scatti che sarà ospitata a Palazzo Strozzi Sacrati

Le trasformazioni del paesaggio toscano in una foto. La premiazione del contest PhoToscana

Dalla Lunigiana alla Val di Chiana, passando per la Garfagnana e la Val di Nievole, la piana fiorentina ed il Mugello, la costa livornese e quella pisana, il Chianti e la Val d’Elsa, il Casentino e la Valtiberina, la Val di Cecina e le colline senesi. Tanti scatti per immortalare il modo in cui si sono trasformate, nell’arco di quasi cento anni, aree rurali della Toscana. Si è tenuta stamattina in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati la premiazione del contest ‘PhoToscana - Il paesaggio rurale toscano tra permanenze e trasformazioni’. Il concorso fotografico è promosso dalla Regione, attraverso l’Osservatorio per il paesaggio, e realizzato con il supporto tecnico e comunicativo di Fondazione Sistema Toscana e la collaborazione della Fondazione Alinari.

Dopo la consegna dei riconoscimenti è stata inaugurata l’esposizione fotografica dedicata al contest che sarà ospitata per alcuni giorni negli spazi di Palazzo Strozzi Sacrati.

“Una iniziativa – ha spiegato il presidente Eugenio Giani - che merita di essere promossa. Un modo per entrare in contatto con luoghi significativi, e forse meno conosciuti della Toscana, di quella che continuo a definire Toscana diffusa. Faccio i miei complimenti a chi l’ha ideata e organizzata, ma soprattutto ai partecipanti e ai quindici tra loro che hanno ottenuto il più alto numero di voti. Non c’è un vincitore, ma c’è un grande lavoro di valorizzazione di tanti luoghi, comparati con le foto degli stessi luoghi ritratti quasi cento anni prima e conservate grazie all’archivio Alinari, un patrimonio inestimabile di proprietà della Regione. Da questo confronto si possono apprezzare le trasformazioni intervenute nel tempo ed evidenziare come queste non abbiano cambiato il profilo del paesaggio. Un paragone – ha concluso - che può servire anche come deterrente per eventuali interventi da pianificare in futuro. Contiamo di ripetere l’iniziativa, spostando l’obiettivo su altri temi”.

L’iniziativa è stata pensata per coinvolgere, in maniera attiva, i cittadini sui temi del paesaggio osservando, raccontando e comunicando con le immagini le proprie riflessioni sulle permanenze e trasformazioni dei paesaggi toscani nel tempo. Obiettivo del contest è invitare a osservare il paesaggio toscano, cogliendo permanenze e trasformazioni in una immaginaria linea temporale e di confronto, in questa prima edizione sul tema specifico del paesaggio rurale. 

Partendo dalle immagini-guida Alinari del passato (indicativamente intorno ai primi del ‘900) selezionate per i 20 ambiti di paesaggio individuati dal piano paesaggistico, i partecipanti sono stati invitati a fotografare gli stessi luoghi, dalla stessa prospettiva o da una prospettiva analoga, operando una lettura, un raffronto e confronto delle fotografie così da far emergere la percezione personale sulle persistenze presenti e/o sulle trasformazioni avvenute. Il contest si è svolto nel 2023 in due fasi: la prima da giugno a settembre dedicata alla realizzazione degli scatti fotografici e alla pubblicazione delle immagini sul sito dell’Osservatorio. La seconda, chiusa ad ottobre, è stata invece completamente dedicata alla votazione pubblica delle foto preferite. In entrambi i casi la partecipazione all'iniziativa è stata promossa tramite i social regionali insieme a quelli di FST oltre al portale intoscana.it.

Oltre 50 sono le foto pervenute; quasi 400 il numero dei votanti; la Val d'Orcia l’ambito più fotografato; la Lucchesia l’ambito più votato. La fotografia più votata in assoluto è stata la veduta di Nozzano nell’ambito di paesaggio Lucchesia (56 voti), autore Michele Deri. I 15 autori delle foto più votate sono stati invitati dal presidente Giani, che presiede l’Osservatorio, a partecipare ad una visita organizzata da FAI alla scoperta di Palazzo Sacrati Strozzi.

Le foto sono disponibili sul sito dell’Osservatorio per il paesaggio.