Diritti
Tutta la Toscana
22 novembre 2023
16:36

Una lapide a S.Maria Nuova per ricordare Sarah Parker Remond, attivista per i diritti umani

All’inaugurazione la vicepresidente Stefania Saccardi e Cristina Manetti, capo di Gabinetto del presidente Giani

Una lapide a S.Maria Nuova per ricordare Sarah Parker Remond, attivista per i diritti umani
Saccardi e Manetti alla scopertura della lapide. A piè di pagina, da sinistra, Lanzetta, Manetti, Landini e Catzaras

E’ dedicata a Sarah Parker Remond, la lapide commemorativa che è stata inaugurata oggi all’Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, nel Chiostro delle Ossa.

L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del programma “La Toscana delle donne”. La Parker Remond è stata infatti un'attivista internazionale per i diritti umani e per il suffragio femminile con un legame speciale con Firenze e la Toscana.

Hanno partecipato all’iniziativa la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il direttore generale Ausl Toscana centro Valerio Mari e il presidente della Fondazione Santa Maria Nuova ETS, Giancarlo Landini.

“Questa lapide ricorda una donna che ha lottato per la libertà, per l’istruzione, fiera del suo impegno nell’attivismo”, ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi. “Sara Parker Remond che, nonostante l’epoca e il contesto in cui si trovava, è riuscita a studiare e diventare ostetrica a Firenze, è stata una paladina dei diritti umani e ha sfidato pregiudizi razziali e confini geografici per dare voce alle sue idee di uguaglianza e lotta contro ogni forma di ingiustizia sociale. In tempi come quelli presenti, complessi e difficili in modo diverso rispetto a quelli in cui ha vissuto lei, celebrarla assume un significato importante, un invito a fortificare la nostra battaglia per la libertà contro ogni forma di violenza”.  

“Appendere una lapide in memoria di Sara Parker - ha detto Cristina Manetti - fa parte di quel percorso culturale che c’è bisogno di fare, una presa di coscienza delle battaglie fatte per arrivare fino ad oggi e di quello che ancora dobbiamo fare per ottenere una società più giusta e più accogliente per tutte le donne e per gli uomini, una battaglia di civiltà per contrastare effetti come quelli che leggiamo sui giornali ogni giorno, o tragedie come quella che ha visto vittima Giulia e le oltre cento donne dall’inizio dell’anno”. 

Nata a Salem, Massachusetts, nel 1826, in una famiglia afroamericana attiva nel movimento per l'abolizione della schiavitù, già da giovanissima Sarah Parker Remond tenne discorsi contro la schiavitù negli Stati Uniti.

Trasferitasi in Inghilterra, a Londra conobbe Giuseppe Mazzini, che le scrisse delle lettere di presentazione quando  decise di trasferirsi in Italia nel 1866. Come residenza scelse Firenze per studiare medicina presso l'ospedale di Santa Maria Nuova, dove si laureò in ostetricia. Remond praticò poi la professione medica in Italia per oltre 20 anni. Morì nel 1894 a Roma. 

Nel corso della stessa cerimonia, nel Chiostro delle medicherie, è stata inaugurata la mostra fotografica “Questi volti che raccontano la storia” di Marianne Catzaras, poetessa e fotografa, alla presenza dell’autrice.

“Questi ritratti  - ha spiegato Marianne Catzaras illustrando la sua mostra fotografica – sono di donne e uomini che non hanno viso sociale, non c’é chi li riconosce tutti i giorni. Mi sento la responsabilità di andare a cercarli e dare loro un volto e una dignità in luoghi pubblici come questo in cui sono esposti i loto ritratti, perché non siano dimenticati e non finiscano nei buchi della storia ma nella memoria storica entrino e vi facciano parte”.

La scopertura della lapide e l'inaugurazione della mostra fotografica sono state precedute da un’esibizione dell’Orchestra da Camera Fiorentina Woman “Musica dal Grande Schermo”, diretta dal maestro Giuseppe Lanzetta.

Al termine, a Marianne Catzaras, al maestro Giuseppe Lanzetta e al presidente della Fondazione Santa Maria Nuova ETS Giancarlo Landini è stato consegnato il riconoscimento “Umanità”, riproduzione della scultura di Sauro Cavallini, simbolo della Toscana delle donne.