Lavoro
17 maggio 2018
16:31

Un'agenzia regionale per i servizi per l'impiego: dalla giunta una proposta di legge

FIRENZE - E' pronta a nascere l'agenzia regionale per il lavoro. Coordiner l'attivit dei centri per l'impiego, ramificati sul territorio in cinquantatr sedi diverse. Vi saranno trasferiti da fine giugno i 417 dipendenti delle Province e della Citt metropolitana che in quei centri oggi lavorano, ma che da gennaio sono comunque gi in prestito alla Regione (i pi in avvalimento', qualcuno in comando'). Un centinaio di lavoratori a tempo determinato potranno essere stabilizzati se in possesso dei requisiti entro un anno. La neonata agenzia subentrer a titolo gratuito anche nelle quote della Fil, la societ in house della provincia di Prato che gestisce il centro per l'impiego del territorio laniero.

Il nuovo modello toscano dei servizi per l'impiego tutto racchiuso all'interno della proposta di legge che la giunta regionale ha appena approvato. La firmano in due - l'assessore al lavoro Cristina Grieco e quello al personale e all'organizzazione Vittorio Bugli e passa ora all'esame del Consiglio regionale. "Si chiamer probabilmente Arti, agenzia regionale toscana per l'impiego - annuncia il presidente della Toscana Enrico Rossi - e costituisce un punto importantre del rinnovo dell'assetto organizzativo della Regione." 

Un'agenzia per il lavoro era gi prevista nel 2014. "La sua attuazione era stata sospesa in attesa del riordino delle competenze a livello nazionale e poi anche degli esiti del referendum" spiega ai giornalisti l'assessore Grieco . Ci sono voluti tre anni e due importanti accordi quadro tra Stato e Regioni. Ma quando, pochi mesi fa, il governo ha definito e stanziato risorse stabili per la copertura dei costi del personale - 22 milioni e 400 mila euro andranno alla Toscana per i suoi 417 dipendenti a tempo determinato e indeterminato il progetto ha potuto rimettersi in moto. "Non ci saranno costi aggiuntivi per il personale" spiega ancora Grieco e chiarisce Bugli..  

Aver piena potest per organizzare i centri dell'impiego, che gi da qualche tempo non si occupano pi solo di incrociare domanda e offerta, per strategicamente importante.. Svolgono infatti un ruolo fondamentale nella gestione di tutte le politiche del lavoro, quelle il cui coordinamento e programmazione spetta adesso alle Regioni. Si occupano di formazione e riqualificazione, orientano, valutano le singole competenze, definiscono profili e offrono consulenze. Non solo ai lavoratori ma anche a datori e imprese. Non in modo occasionale ma permanente. Un peso e un ruolo strategico, sottolineato dalla stessa Europa, che in futuro si vuole rafforzare e su cui, gi in questa fase transitoria iniziata quando molte delle competenze provinciali due anni fa sono tornate in capo alla Regione, su cui la giunta toscana gi intervenuta attraverso un processo di riorganizzazione e potenziamento.

Una gestione unica e regionale servir a garantire omogeneit . Nel dettaglio, il modello di governance scelto prevede il mantenimento in capo alla Regione della programmazione, del monitoraggio e delle analisi delle politiche del lavoro. Rimarranno alla Regione anche la definizione degli interventi finanziati attraverso fondi comunitari, nazionali e regionali, e delle linee di indirizzo e degli obiettivi della rete regionale dei centri per l'impiego, nonch degli standard di qualit dei servizi per il lavoro. Sar sempre la Regione che si raccorder , al riguardo, con l'Agenzia nazionale per l'occupazione. All'Agenzia regionale per il lavoro spetter invece la gestione della rete regionale dei centri per l'impiego e delle misure di politica attiva e dei servizi erogati a cittadini e imprese, in coerenza con i livelli essenziali delle prestazioni stabiliti a livello nazionale e con gli standard qualitativi regionali.

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