Tra i progetti toscani che potranno essere realizzati con le risorse del Recovery Fund c’è anche la navetta – o people mover - che consentirà il collegamento tra Santa Maria Novella e la stazione fiorentina dell’Alta Velocità, insieme alla realizzazione di quest’ultima.
Questo quanto è emerso nel corso dell’incontro che oggi pomeriggio a Roma, presso la sede del Gruppo FS, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha avuto con l’amministratrice delegata di Rete Ferroviaria Italiana Vera Fiorani, con la partecipazione dell’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli e di tecnici di Regione e Rfi.
Infatti le valutazioni condotte da Rfi nell’ambito di un’analisi trasportistica del nodo ferroviario fiorentino hanno indicato come soluzioni ottimali l’introduzione di un people mover tra Belfiore e la stazione di Santa Maria Novella e la realizzazione della nuova fermata Circondaria sul sistema ferroviario di superficie, collegata da percorsi pedonali alla vicina Belfiore AV. Gli interventi per l’accessibilità al sistema Belfiore AV sono confluite in quelli inviati a Bruxelles per essere finanziate all’interno del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Un incontro – spiega il presidente Giani – che ci ha permesso di convenire sulla grande validità del progetto che collegherà le due stazioni. Un risultato di grandissimo valore con cui si libererà la rete di superficie dal transito dei treni AV, apportando benefici alla mobilità regionale e metropolitana e arricchendo l’offerta di servizi a vantaggio della città. Si tratta di un investimento complessivo di 135 milioni che è parte integrante della proposta che il governo italiano presenta all’Europa e che seguirà i tempi previsti dal Recovery Fund, con l’avvio dei lavori che dunque dovrà avvenire entro il dicembre 2022”.
Dei 135 milioni del progetto 60 saranno destinati alla realizzazione della stazione, 75 a quella della navetta (o people mover), che, come è stato esaminato nell’incontro con l’amministratrice delegata, si svilupperà sui un percorso di un chilometro e trecento metri e non richiederà scavi. La navetta, completamente automatizzata, si attesterà a Santa Maria Novella al binario 1-2 e avrà una potenzialità di trasporto calcolata in 21 mila passeggeri al giorno.