Infrastrutture e mobilità
Istituzioni
15 febbraio 2011
17:30

Trasporto pubblico locale, raggiunto l'accordo Regione, Enti locali, aziende, sindacati

FIRENZE Nuove risorse per il trasporto pubblico locale per il 2011, congelamento delle azioni unilaterali sul personale da parte delle aziende, sospensione delle mobilitazioni sindacali, condivisione del percorso per la riforma del settore nel 2012. Sono questi i punti principali dell'accordo siglato al tavolo regionale sul trasporto pubblico toscano. Regione, enti locali (Anci e Upi), aziende di trasporto e sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Asstra e Anav) hanno firmato un accordo sul futuro del trasporto pubblico locale che affronta in modo congiunto e con soluzioni condivise la fase transitoria del 2011 e getta le basi per la riforma del trasporto pubblico locale nel 2012.

"La cabina di regia coordinata dalla Regione ha dato i primi risultati sperati - ha spiegato l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao - Alla fine ha prevalso la volont di lavorare tutti assieme per superare un momento critico nato dai drastici tagli del Governo al trasporto pubblico locale. La Regione mette nuove risorse, 4 milioni, cos come dagli altri soggetti arrivano impegni concreti per salvaguardare e rilanciare il settore".

Per il 2011, anno di transizione verso la riforma globale del servizio, la Regione si impegnata a destinare al trasporto pubblico locale ulteriori quattro milioni di euro, ed a procedere quanto prima alla ripartizione dei circa cinque milioni di euro gi a bilancio per la premialit del 2,5%. Interventi che vanno ad aggiungersi ai 188 milioni trasferiti agli enti locali per i servizi minimi e gi stanziati dal bilancio regionale a fine 2010, per fronteggiare il taglio dei finanziamenti statali al trasporto pubblico.

Le aziende di trasporto hanno accettato di non procedere ad azioni unilaterali nei confronti del personale nei prossimi trenta giorni, e si sono impegnate a razionalizzare le proprie spese e i costi di gestione per risparmiare almeno 4,5 milioni rispetto al 2010. Inoltre altri 500.000 euro dovranno arrivare dal recupero dei biglietti evasi.

Le organizzazioni sindacali hanno accettato di sospendere ogni forma di agitazione e sciopero per i prossimi trenta giorni e di collaborare con la regione, gli enti locali e le aziende per migliorare la qualit del servizio. Sindacati e aziende hanno inoltre accettato di collaborare per valutare insieme eventuali forme di incentivo all'esodo volontario del personale.

Infine Province e Comuni hanno accettato di migliorare e ottimizzare il servizio attraverso il recupero dei chilometri e per garantire politiche per i lavoratori. Inoltre si sono impegnate a far corrispondere ai tagli dei trasferimenti una riorganizzazione equilibrata della rete.

L'accordo firmato getta inoltre le basi per la riforma generale del servizio di trasporto pubblico per il 2012. Comuni, Province, aziende di trasporto e sindacati hanno accettato la proposta della Regione di riorganizzare tutto il settore e procedere verso un'unica gara per l'affidamento del servizio di trasporto su gomma, come peraltro gi previsto in finanziaria regionale. E' stato ribadita, inoltre, la necessit di qualificare il servizio attraverso la massima integrazione ferro-gomma ed introducendo costi standard.

In questa prospettiva Regione, Province e Comuni si sono impegnati a ridefinire una rete di servizi minimi maggiormente integrata con i servizi ferroviari ed a mettere a disposizione, compatibilmente con le possibilit del bilancio regionale, le somme necessarie. Dal canto loro aziende e sindacati si impegneranno per raggiungere livelli di maggiore efficienza del servizio, anche per consentire forme di aggregazione in vista della futura gara regionale.

L'accordo prevede che adesso si attivino immediatamente tavoli provinciali con Enti locali, aziende e organizzazione sindacali per la definizione degli accordi lotto per lotto, da sottoscrivere entro 30 giorni dalla firma di oggi in Regione. Al termine del confronto territoriale, si proceder ad una verifica complessiva a livello regionale.