FIRENZE - "C'è una cosa che i cittadini devono sapere: il territorio di Montecatini non può essere soggetto a fenomeni di subsidenza per eccesso di emungimenti di acqua e questo per le caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo e perché i collegamenti tra le sorgenti consentono unicamente uno sfruttamento sostenibile". L'assessore all'ambiente Federica Fratoni interviene così dopo le polemiche suscitate dal servizio della trasmissione di Rai3 Report sul termalismo.
"Quanto alla Regione – continua l'assessore - non solo rispetta fedelmente le proprie leggi, ma si adopera in una attività di supporto ai Comuni che, in base alla legge 38 del 2004, sono i titolari delle concessioni termali. Oltre a questo, la stessa norma prevede che sia a carico dell'Ente regionale la tenuta degli elenchi dei permessi di ricerca e concessioni e il monitoraggio dello sfruttamento dei giacimenti. Questa ultima funzione – dice Fratoni - viene svolta acquisendo i dati dai Comuni con metodi tradizionali (invio di documenti cartacei o mail); per questo è in fase di predisposizione una modifica alla legge 38 per mettere a sistema l'acquisizione in tempo reale attraverso una piattaforma telematica".
"Tutte queste cose – sottolinea l'assessore - le ho puntualmente descritte alla giornalista Rai, ma con il pezzo trasmesso si è unicamente voluto rappresentare una situazione fuori controllo. Ma non è così. Devo anche dire – rimarca Fratoni – che non potendo io conoscere ogni singola attività posta in essere sulle varie concessioni da parte degli uffici, in particolare quelli comunali, mi sarei aspettata, e lo dico mettendomi nei panni di una telespettatrice, un approfondimento laddove ogni chiarimento poteva essere celermente fornito: è singolare che il Comune di Montecatini, che per svolgere le funzioni di legge ha costituito un ufficio dedicato alla tutela termale dotato di un geologo, non sia stato minimamente consultato e che si sia legata quella concessione a un fenomeno di subsidenza che, come ho già sottolineato, in quelle zone non può verificarsi."
"Aggiungo – dice ancora Fratoni - che nel 2016, a seguito della proposta del Cnr del 2011, è stato addirittura realizzato un lavoro specifico relativo alle valutazioni tecniche sulle prove di portata eseguite sui pozzi della sorgente leopoldina con stima della portata massima emungibile, al quale hanno collaborato anche tecnici comunali e regionali. Ho fatto personalmente un passaggio con il Comune di Montecatini e ho appurato che l'amministrazione ha applicato scrupolosamente la legge 38 del 2004 sanzionando, peraltro, la società Terme per la non completa installazione degli apparecchi di misura. Al momento, per motivi di carattere tecnico, solo alle terme Regina deve essere eseguito il montaggio del contatore. Tuttavia, i dati sulle portate sono stati sempre sotto controllo attraverso un monitoraggio bimestrale delle portate da parte della Società Terme e del direttore di miniera. Dati che risultano annotati nel registro previsto dalla legge".
"Per quanto riguarda i controlli sull'inquinamento chimico – ricorda - non è vero che ci sono poche verifiche sui contaminanti chimici e microbiologici delle acque termali. Così come non è vero che non si sappia chi controlli la presenza di tali contaminanti nelle acque. La normativa regionale prevede che per gli stabilimenti ad apertura annuale ci siano due ispezioni l'anno a distanza non inferiore di 4 mesi, per gli stabilimenti ad apertura stagionale 3 ispezioni al anno, e tutti devono verificare la conformità dei parametri chimici e microbiologici e l'attuazione delle procedure di autocontrollo con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto delle infezioni da legionella".
"Come Marchetti può vedere – conclude Fratoni – le terme montecatinesi non sono quelle dipinte nel servizio di Report. E desta profonda tristezza che il consigliere forzista, di fronte ad una rappresentazione non solo parziale, ma distorta di un bene pubblico prestigioso e universalmente riconosciuto, sulla difesa del quale tutte le forze politiche dovrebbero convenire, abbia invece scelto la scorciatoia facile della propaganda spicciola".