Economia
Lavoro
31 luglio 2012
18:12

Syn Tec di Massa, Simoncini: 'Utilizziamo gli ammortatori sociali e cerchiamo una diversa soluzione industriale'

FIRENZE La Syn Tec riafferma l'irrevocabilit della scelta di dismettere lo stabilimento di Massa, dove lavorano quarantacinque dipendenti. L'azienda produce componenti in metallo per la Estel, famoso marchio di arredi per ufficio che l'unico committente e di cui una controllata. La posizione stata ribadita durante una riunione che si svolto nel pomeriggio nella stanze dell'assessore al lavoro della Toscana Gianfranco Simoncini.

"Nell'incontro abbiamo registrato l'irrevocabilit della decisione spiega l'assessore - Registriamo per anche la disponibilit dell'azienda ad una verifica sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali perch la chiusura possa essere gestita socialmente e altrettanta disponibilit a sostenere, con modalit da concordare, l'eventuale start up dell'investitore che eventualmente subentrer , mettendo a disposizione anche eventuali commesse per un periodo non breve. Da parte nostra, come Regione, siamo pronti a ricercare e mettere in campo per chi verr tutti gli incentivi previsti dall'attuale normativa e su pi fronti". L'assessore ha anche preso l'impegno a verificare attraverso i propri uffici i motivi del mancato pagamento di fondi statali dovuti all'azienda, di cui l'amministratore si lamentato.

Alla riunione in via Pico della Mirandola a Firenze c'erano le organizzazioni sindacali, le Rsu aziendali, il Comune di Massa e la Provincia di Massa Carrara. L'azienda era rappresentata dall'amministratore delegato Paolo Polese.

La Syn Tec ha iniziato ad operare a Massa nel 2003, dopo aver comprato nel 2001 un vecchio magazzino dell'Olivetti Synthesis per poi trasformarlo in una fabbrica di lamiere per cassetti ed armadi in metallo. Fino al 2008 l'azienda ha registrato fatturati tra 8 e 6 milioni l'anno. Poi gli ordini per arredi per ufficio sono diminuiti ed arrivata la crisi, il gruppo Estel ha cambiato strategie aziendali e deciso di servirsi di terzisti che gli garantivano un prezzo pi competitivo. Alla fine negli ultimi mesi ha deciso di dismettere lo stabilimento. Non solo quello di Massa, ma anche altri tre in altre regioni d'Italia.