Istituzioni
Grosseto
22 gennaio 2020
15:32

Sicurezza, sindaco di Grosseto si lamenta. Bugli: “Al Comune contributi per 821 mila euro”

L'assessore replica alle accuse del primo cittadino e spiega come sono stati assegnati le risorse per i progetti di videosorveglianza

Sicurezza, sindaco di Grosseto si lamenta. Bugli: “Al Comune contributi per 821 mila euro”
L'assessore Vittorio Bugli

La Regione nei giorni scorsi ha finanziato 120 progetti di videosorveglianza di altrettanti comuni. L’ha fatto impegnando due milioni e mezzo di euro (oltre due in più rispetto a quanto inizialmente previsto), che portano a sei milioni le risorse stanziate dall’inizio della legislatura. Al momento dall’ultimo bando sono rimasti fuori dalla graduatoria coperta da finanziamento una quarantina di comuni che però potrebbero essere finanziati successivamente se vi saranno le risorse.

“Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – commenta l’assessore alla sicurezza, Vittorio Bugli - però polemizza sull’esclusione, che potrebbe addirittura essere solamente temporanea. Lo fa con toni sgradevoli, insinuando illazioni e stravolgendo la realtà dei fatti. Lo fa sui giornali e sul suo profilo facebook come se non sapesse come funzionano i bandi pubblici e senza peraltro aver fatto ricorso a quei mezzi amministrativi a disposizione di ogni partecipante per far valere eventuali contestazioni. Mi sembra veramente eccessivo anche se avesse ragione: figuriamoci avendo torto! Tant’è che viene il sospetto che lo scopo sia ben altro”.

Il sindaco ha accusato la giunta regionale di aver fatto scelte sulla base della campagna elettorale. “Un’accusa bassa e priva di fondamento – replica Bugli – Basti il fatto che tra gli esclusi di questo bando ci sono comuni come Prato, Capannori, Signa, San Giovanni Valdarno e Follonica. La verità è che sui bandi la Regione decide in base alla regole e non guardando al colore politico di chi governa i singoli comuni”. “Tranquillizzo i grossetani, più che il sindaco – risponde ancora Bugli -: il nostro obiettivo era solo quello di aiutare a risolvere problemi e disagi delle comunità, tant’è che Grosseto dal 2016 ad oggi ha ricevuto complessivamente 821 mila euro di contributi per interventi sulle politiche per la sicurezza. Naturalmente ogni bando prevede dei criteri dai quali discende una graduatoria.”.

L’assessore ricostruisce la vicenda che riguarda in particolare gli ultimi finanziamenti sulla videosorveglianza. Grosseto, si lamenta il sindaco, è arrivata agli ultimi posti e non si è classificata tra i 120 progetti che hanno avuto accesso ai finanziamenti. E fin qui si risponde da sé. Vivarelli Colonna si chiede come mai, visto che “i progetti di molti Comuni del territorio provinciale risultati assegnatari, sono stati redatti dalla medesima mente e dalle medesime competenze di chi ha stilato il progetto di Grosseto”, e che queste menti e competenze “appartengono a professionalità del Comune di Grosseto”.

“Al di là del fastidio che mostra per il fatto che altri Comuni della provincia abbiano ricevuto il finanziamento e Grosseto no – spiega Bugli -, come era scritto chiaramente nel bando la valutazione della Regione Toscana non si è basata solo sui singoli progetti, ma ha tenuto conto complessivamente di un insieme di elementi, previsti da una apposita delibera di giunta regionale: gli stessi criteri, peraltro, utilizzati in passato, mai contestati dal sindaco e che hanno permesso a Grosseto di ottenere altre volte i finanziamenti. Non voglio pensare che il Sindaco voglia ritenere valide le scelte della Regione quando riceve così tanti contributi e sbagliate quando li ricevono altri Comuni.”.

Gli elementi di valutazione riguardano la qualità complessiva del progetto, la sua chiarezza e completezza, il fatto di essere inserito all’interno di un sistema di videosorveglianza condiviso con altri soggetti, l’indice di delittuosità del comune e della provincia, il fatto di aver beneficiati nel 2016 e 2017 di altri contributi. Per ciascuno di questi elementi era previsto un preciso punteggio.

Grosseto aveva già partecipato ai bandi regionali sulla videosorveglianza del 2016 e 2017, ottenendo complessivamente finanziamenti per 76 mila euro Di altri 225 mila euro l’anno, per un totale di 675.000 euro nel triennio 2019-2021, sta godendo per il progetto della polizia di prossimità, che gli ha consentito di avere 6 vigili al giorno per 365 giorni l’anno pagati dalla Regione. Grosseto ha inoltre già ottenuto anche un finanziamento di 70.800 euro per il progetto Pop Up Lab, con azioni di animazione e presidio, sociale, culturale e commerciale, per rivitalizzare il centro storico, riaprendo i fondi sfitti. In tutto fanno 821 mila euro arrivati dalle casse della Regione Toscana.

“Voglio sperare che il sindaco – conclude Bugli - non voglia tutto per sé anche quando non gli spetta”.