FIRENZE - "Conoscersi, riconoscersi, integrarsi. Ed essere consapevoli di avere un obiettivo comune, la sconfitta della violenza di genere e di quella sulle fasce deboli della popolazione, dai bambini agli anziani agli immigrati agli omosessuali". Sono le parole chiave, secondo l'assessore al diritto alla salute, Daniela Scaramuccia, per affrontare congiuntamente, da parte del settore sociale, di quello sanitario e delle diverse istituzioni coinvolte, le politiche di contrasto alla violenza contro le donne. "E' questa la strada che ci fa fare un passo avanti, per andare aldil del tanto che gi stato fatto dalla Regione Toscana: dalla legislazione in vigore al sistema a rete di centri anti-violenza messo in piedi capillarmente su tutto il territorio regionale".
L'assessore Scaramuccia lo ha affermato oggi, concludendo nel cenacolo di Sant'apollonia la mattina di lavori, organizzata dalla Commissione regionale per le pari opportunit in collaborazione con le commissioni provinciali, sulle politiche di contrasto alla violenza di genere e sulle prospettive della nuova programmazione regionale.
"Un esempio efficace di integrazione e' quella sviluppata a Grosseto - ha aggiunto l'assessore - Procura e Asl hanno condiviso le problematiche relative alla violenza verso le fasce deboli, hanno organizzato una task force interistituzionale e definito un 'Codice rosa' e un 'Percorso rosa'. Un'integrazione di forze che consente, ci sono i numeri a provarlo, non solo di individuare i casi, ma anche di dimezzarne i tempi di soluzione, facilitando il rientro nei propri contesti delle vittime. Per questo abbiamo deciso di estendere questa esperienza ad altre Asl toscane per un anno in via sperimentale, per essere poi messa in atto in tutti i pronto soccorso della Regione".
In questa ottica di integrazione possono assumere un ruolo importante anti-violenza, classico problema cross-settoriale, anche le Societ della Salute, in cui Asl e Comuni gi convivono e possono attivarsi insieme. "E' quanto si prefigge - afferma l'assessore - il nuovo Piano socio-sanitario che vuole integrare approcci diversi verso un piano unico davvero integrato. Del resto la salute il risultato di un equilibrio delicato tra tanti fattori diversi, sociali, economici, di benessere della persona".