Cultura
15 luglio 2011
12:35

Scaletti: 'Kilowatt festival, ovvero la forza eversiva della contemporaneità'

FIRENZE - "Kilowatt festival, 'una rigorosa festa della fantasia' come l'aveva definito il grande critico Franco Quadri a cui va il nostro affettuoso ricordo, è la testimonianza concreta di come, nel disinteresse generale, i giovani artisti italiani lavorino, creino e provino a costruire quel futuro che si dice per loro non ci sia, offrendo a tutti noi una boccata di aria fresca e la 'forza eversiva di un punto di vista davvero nuovo'" .

Così l'assessore alla cultura Cristina Scaletti ha presentato l'originale festival giunto alla sua nona edizione che si svolge a Sansepolcro dal 22 al 31 luglio e rientra in nel più ampio contesto del Link Festival, nato dal collegamento e dalla storia dei 4 festival (oltre al Kilowatt, Pievi e Castelli, Visioni e Orienteoccidente) che si sono sviluppati nel corso degli anni nel territorio aretino. Alla presentazione sono intervenuti anche Francesco Ruscelli, assessore alle politiche giovanili della Provincia di Arezzo, Daniela Frullani, sindaco di Sansepolcro e il vicesindaco con delega all'intercultura e alla contemporaneità Andrea Laurenzi, oltre a Luca Ricci, direttore artistico e Michele Corgnoli, direttore musicale di Kilowatt Festival.

"In momenti storici come quello che stiamo vivendo - ha proseguito Scaletti - accompagnare ai nastri di partenza un festival di teatro contemporaneo, vetrina di giovani autori e di innovazione, è una delle concrete risposte con cui il settore della cultura può reagire alla crisi generale in atto a causa di scelte scriteriate portate avanti con ostinazione colpevole da parte dei massimi livelli di governo della nazione. Non ho dubbi che sia fondamentale insistere e non abbandonare un modo di confronto e riflessione quale quello della rappresentazione artistica. Ed è un nostro dovere di amministratori continuare a fornire alla gente, al pubblico, sedi di revisione critica della realtà in tutti i suoi aspetti".

Totalmente nuova è l' idea organizzativa del Kilowatt Festival, un impegno che si estende per tutto l'anno e sovverte i criteri di programmazione tradizionale. Il cartellone è realizzato infatti da un gruppo di spettatori, non addetti ai lavori, i così detti "Visionari", che durante l'anno visionano le opere inviate dagli artisti che rispondono al bando del Festival e scelgono quelle che giudicano migliori.

"E' proprio questa scelta – spiega Scaletti - che si pone in forte sintonia con le politiche culturali della Regione finalizzate alla formazione del pubblico e al suo avvicinamento al teatro d' innovazione contemporaneo, quale elemento dinamico della convivenza sociale. Quanto all'idea di sovvertire i criteri di organizzazione del rapporto tra sistema dello spettacolo e pubblico, al di là della provocazione che Luca Ricci in qualità di direttore artistico del Festival ha voluto lanciare, lo riteniamo un modo per affidare al pubblico un progetto di contemporaneità e sviluppare quindi un livello di sensibilità e consapevolezza che altrimenti sarebbe difficile da raggiungere".

Non è per caso, secondo l'assessore, che il Kilowatt sia sostenuto dalla Regione e dagli enti locali del territorio aretino, e che abbia ottenuto il più autorevole riconoscimento italiano nell'ambito del teatro e della danza, il Premio Ubu 2010. "Il nostro investimento – aggiunge Scaletti - è un investimento sul futuro, su una nuova generazione di artisti e curatori, nella convinzione che attraverso eventi come il Kilowatt Festival si possa perseguire un importante obiettivo di politica culturale per tutte le istituzioni ai vari livelli di governo, cioè quello di utilizzare il teatro contemporaneo quale strumento in grado di generare nuove modalità per tenere vivo il dialogo con la società di cui è parte".