Turismo Agriturismo
18 febbraio 2011
13:46

Scaletti alla Bit, 'Il turismo in Toscana torna ai valori precedenti alla crisi'

MILANO - Un dato incoraggiante dalle prime stime del 2010 sulle presenze turistiche in Toscana (circa 42 milioni di turisti): la nostra regione ritorna ai valori pre-crisi mondiale del 2007, un risultato che invece non ha riscontro a livello nazionale.

Si parla di stime, attenzione, dato che i dati ufficiali sono per la gran parte fermi a settembre. La crescita nell'ultimo anno, elaborata dall'Ufficio regionale di Statistica della Regione Toscana su dati Istat stata del 1,6% pari a circa 800.000 presenze (altri centri specializzati segnalano dati superiori al 2%).

I dati sono stati presentati oggi dall'assessore regionale al turismo Cristina Scaletti nel corso della conferenza stampa alla BIT 2011, dove sono stati illustrate anche le novit dell'offerta toscana per il 2011 e anche il 2012.

"Nel 2009 il mantenimento delle presenze turistiche era da addebitarsi alla tenuta delle presenze italiane ha detto l'assessore - la ripresa del 2010 deve ascriversi essenzialmente alla crescita (+5,9%) dei turisti stranieri. La presenza straniera storicamente molto rilevante per la Toscana rappresentando circa il 48% di tutte le presenze. Fra le nazionalit spicca il dato degli Stati Uniti che, grazie a Firenze ed alle altre citt d'arte della regione, vedono crescere i flussi e ritornare ai livelli dell'anno 2007 confermandosi uno dei primi mercati esteri di riferimento per il nostro territorio".

Interessanti sono anche i risultati dei flussi turistici provenienti dai Paesi BRIC: tutti e quattro i paesi (Brasile, India, Russia e Cina) vedono crescere le presenze e anche in questo caso sono le citt d'arte a beneficiarne in misura maggiore. In recupero nel 2010 anche il mercato giapponese. Anche i risultati di alcuni mercati europei vanno bene, come quelli relativi alla Francia, che continua a crescere collocandosi ai primi posti come mercati esteri di riferimento; la Germania registra situazioni diversificate fra area e area con cali in alcune zone del nostro territorio e lievi recuperi in altri. Anche la Spagna, che registra una ulteriore crescita nel 2010, si consolida e diventa un ulteriore valido mercato estero, cos come la Gran Bretagna e l'Olanda che crescono, ma a ritmi inferiori e diversificati fra area e area.

Tra le principali risorse turistiche, tirano il turismo d'arte (+6,3%) e il termale (+5,0%), positivo il turismo rurale (+1,7%) mentre in difficolt risulta il balneare (-2,8%) e la montagna (-6,5%). Su questi ultimi dati influisce sicuramente il calo delle presenze italiane (-2,2%) che sono largamente predominanti in questi prodotti turistici. La crescita maggiore si registra nel settore alberghiero (+3,3%), in particolar modo nelle strutture alberghiere a 4 e 5 stelle (che rappresentano orma il 39/40% dei pernottamenti del settore alberghiero); positiva anche la perfomance degli hotel a 3 stelle (rappresentano oltre il 50% dei pernottamenti alberghieri), fra la stabilit o leggermente negativi invece i risultati degli alberghi a 2 ed 1 stella (che oramai rappresentano il 10% del movimento turistico alberghiero). Il settore extralberghiero registra complessivamente una sostanziale stabilit con i dati 2009 (complessivamente il -0,3%).

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