
“Con l’inaugurazione di oggi del nuovo pronto soccorso del Santa Maria Annunziata, la sanità pubblica toscana dimostra ancora una volta di essere ben organizzata e di distinguersi per la modernità delle sue strutture, la qualità delle prestazioni erogate, la competenza dei suoi professionisti e per dotazione di tecnologie altamente avanzate. Negli ultimi vent’anni abbiamo investito in sanità oltre 3 miliardi e mezzo di euro. E se abbiamo resistito all’ondata d’urto di un’epidemia come quella determinata dal Covid, lo dobbiamo proprio a questi investimenti, all’attuale organizzazione del servizio sanitario regionale, alle competenze dei nostri operatori, all’impegno e alla passione di tutti gli attori del nostro sistema sanitario, volontariato compreso. Abbiamo lavorato con l’obiettivo di mettere gli operatori sanitari nelle migliori condizioni per agire e di garantire ai cittadini, tutti, un sistema sanitario regionale universalistico efficiente e di qualità”.
A dirlo il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, durante la presentazione del nuovo Dea (Dipartimento emergenza accoglienza) del “Santa Maria Annunziata” della Asl centro, con numeri e novità strutturali importanti.
Tremila metri quadrati per rispondere a oltre 40mila accessi l’anno, ambienti progettati secondo l’intensità delle cure, dotati delle più recenti tecnologie per la sorveglianza sanitaria dei pazienti e con percorsi razionalizzati sugli spostamenti del personale di cura e di assistenza. E anche green perché il nuovo edificio si colloca in classe energetica “B”, prestazione assai lusinghiera per una struttura ospedaliera generalmente molto energivora.
“Ritengo che si debba proseguire su questa strada - continua Rossi - sull’organizzare al meglio tutte le nostre risorse disponibili, senza mai smettere di investire in una sanità che deve rimanere pubblica e accessibile a tutti. Se nel 2010 il tetto massimo di spesa per il personale era stato bloccato dal Governo alla spesa del 2004, tolto l'1,4%, inaugurando una stagione di tagli devastanti per la nostra sanità, oggi assistiamo a qualcosa di diverso. La stessa Unione Europea, in seguito all’esperienza del Covid, ha messo a disposizione finanziamenti, invitandoci a spenderli in ambito sanitario. Per la sanità toscana ci sono 2 miliardi e 800 milioni di euro, pronti per essere utilizzati. Sta a noi rispondere adeguatamente e in tempi rapidi”.
"La realizzazione del nuovo pronto soccorso del Santa Maria Annunziata, dotato delle migliori tecnologie messe al servizio dei cittadini, è un risultato molto importante per l’intera comunità e per il nostro stesso servizio sanitario e va ad aggiungersi a quello che realizzeremo a Torregalli, ampliando l’offerta e la qualità dei servizi – aggiunge l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - Il pronto soccorso è la porta d’ingresso dell’ospedale, svolge un ruolo fondamentale quanto strategico all’interno dell’organizzazione sanitaria. Le migliorie apportate non solo a livello strutturale e tecnologico, ma anche in termini di spazi confortevoli e accoglienti per i cittadini bisognosi di cure, sono sotto gli occhi di tutti. Sono interventi concreti con attività e percorsi specifici, su cui la Regione ha investito milioni di euro, favorendo il reclutamento delle migliori professionalità, qui come in altre realtà aziendali della Toscana. Rinnovo il mio grazie di cuore a tutti, dal primo all’ultimo. Oggi in sanità non si vince da soli, ma solo mettendoci insieme”.
Hanno partecipato anche tanti operatori, infermieri e medici dell’ospedale, capi dipartimento e dirigenti medici per un’opera molto attesa, nata dall’esigenza di concentrare in un’unica struttura competenze, alte potenzialità tecnologiche, elevato comfort e agevolare il percorso del paziente. Grazie all’associazione Santa Maria Annunziata onlus, i presenti all’inaugurazione sono stati omaggiati anche di mascherine poetiche (non dpi) con una riproduzione artistica del verso finale dell’Inferno di Dante (“…e quindi uscimmo a riveder le stelle…”) e dell’Infinito di Leopardi (…Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare), esercizi calligrafici a cura di Franco Zabagli, in auspicio al cammino futuro di luce e speranza dopo il difficile momento vissuto. L’accoglienza al nuovo Dea è stata arricchita anche dalla voce del tenore Mattia Nebbiai, che in segno di benvenuto, ha eseguito l’Inno d’Italia. Negli spazi dedicati all’inaugurazione è stata allestita anche una mostra fotografica con le foto più significative delle fasi di preparazione del nuovo Pronto Soccorso.
Preceduti dagli interventi per gli spostamenti dei parcheggi e dalle predisposizioni impiantistiche, i lavori iniziati nel maggio 2017, si sono conclusi, quanto alla parte edilizia ed impiantistica nel dicembre 2019, sotto la direzione dell’Area Tecnica della Ausl Toscana centro, diretta dall’ingegner Luca Meucci.
“Un ringraziamento all’Ausl Toscana centro e alla Regione - dichiara il sindaco Francesco Casini - che con un investimento importantissimo hanno deciso di puntare concretamente nella crescita del "Santa Maria Annunziata", realizzando una struttura all’avanguardia ed efficiente davvero all’altezza delle professionalità che accoglie. Professionalità su cui si è investito molto negli ultimi anni e che sono cresciute tantissimo. Dopo i mesi difficili dell’emergenza sanitaria, questo giorno di festa è dedicato a tutti gli operatori dell’ospedale, che hanno fornito cure e attenzioni ai pazienti in un momento drammatico senza mai tirarsi indietro. A tutti loro, ancora una volta grazie di cuore. Adesso avanti spediti anche con la realizzazione del nuovo parcheggio e della nuova viabilità, opere compensative spettanti ad Autostrade per l’ampliamento dell’A1, che per la nostra cittadinanza e per gli utenti dell’ospedale rappresentano una priorità”.
L’assistenza del nuovo Dea in numeri
Il nuovo Pronto Soccorso è comprensivo di spazi per l’accettazione, per il triage e per la valutazione con 22 postazioni. E’ costituito da una shock room (o sala rossa) da 2 posti letto per il trattamento dei pazienti particolarmente critici con le caratteristiche della sala operatoria, da un reparto di Osservazione breve (OBI) da 13 posti letto, da una sub intensiva da 4 posti letto, da due radiodiagnostiche dedicate con Tac e due radiologici tradizionali, da una sala ecografica e dalla sala gessi, oltre a spazi direzionali e per il personale.
Le tre linee di attività e i percorsi specifici
Concepito secondo le più recenti impostazioni di organizzazione sanitaria e adeguato alla delibera regionale (806/2017) che supera il modello di triage focalizzato sulla gestione delle attese per diventare strumento di orientamento del paziente al giusto percorso, il nuovo DEA applica i protocolli See & treat (gestito dall’infermiere) e l’introduzione di percorsi Fast Track (invio diretto dal triage alla gestione specialistica). A questi protocolli che con i Codici minori rientrano nella linea a bassa complessità, sono correlati le altre due linee di attività a media e alta intensità. Per queste ultime due nel nuovo DEA sono previsti percorsi specifici quali pediatrico, ostetrico-ginecologico, per pazienti con agitazione psico-motoria, con disabilità complessa, vittime di violenza e malato infetto.
Le superfici della nuova struttura
Il nuovo Pronto Soccorso del “Santa Maria Annunziata” è stato realizzato in un nuovo corpo di fabbrica adiacente all’attuale ala Ovest dell’ospedale e a essa collegato, in prossimità dell’elibase.
- Area ingresso accettazione camera calda/bonifica 570 mq
- Area triage valutazione codici intermedi 840 mq
- Area Codici minori (ora percorso separato Covid) 220 mq
- Area codice rosso Shock Room 90 mq
- Area radiodiagnostica (TAC con 2 radiologici e endoscopia) 360 mq
- Area OBI 12 posti letto con spazi isolamento infettivo 380 mq
- Area Subintensiva HDU da 4 Posti letto 260 mq
- Totale 3.000 mq
Al piano sottostante del Pronto Soccorso è presente, in aggiunta a quello esterno, un parcheggio da 90 posti auto per le ambulanze e i dipendenti, oltre a depositi e spazi tecnici per una superficie totale di circa 2800 mq.
Il nuovo DEA ha richiesto la realizzazione nuove centrali tecnologiche con una nuova cabina di trasformazione da 2.000 KW, una centrale termofrigorifera da 1500 KW frigoriferi con predisposizione per il raddoppio, oltre a un gruppo elettrogeno di soccorso da 2.000 KW in grado cioè di fornire energia, in caso di blackout, a tutte le utenze servite.
L’investimento
Le opere sono state realizzate mediante un appalto complessivo comprendente la realizzazione di un nuovo edificio per l’ingresso con l’accettazione ed il Cup unificato dell’intero ospedale con 9 postazioni, il nuovo bar e l’edicola, la predisposizione di una sala convegni da 180 posti, con una biblioteca, quindi i nuovi ambulatori ortopedici e la completa ristrutturazione della radiodiagnostica, per un importo complessivo di investimento di 23.000.000 €. Il progetto esecutivo, è stato realizzato dalla società ECF di Roma sotto la direzione dei lavori di Politecnica Scarl.
(Ha collaborato Paola Baroni, Ufficio Stampa Ausl Toscana centro)
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