FIRENZE – Quale metodo più stimolante di un concorso per i giovani che vogliono accostarsi alla figura di san Francesco e conoscerlo meglio. "Giovani: maestri di sogni" è il titolo dell'iniziativa letteraria e artistica promossa dalla Conferenza Episcopale Toscana in occasione delle celebrazioni per il patrono d'Italia che culmineranno il 4 ottobre ad Assisi con la processione e l'accensione della lampada ad olio (che quest'anno è offerto dalla Toscana) ma che nelle scuole toscane si prolungano, in un ceto senso, grazie ai lavori di chi partecipa al concorso.
"La parafrasi delle parole di Papa Francesco per lanciare questo concorso mi sembra la chiave perfetta per dare una motivazione a tutti i giovani che vorranno partecipare – ha detto l'assessore regionale all'istruzione Cristina Grieco – I giovani, come ha sottolineato il presidente Mattarella in occasione del primo giorno di scuola, hanno diritto a sognare perché "chi sogna desidera e chi desidera progetta, costruisce il futuro".
Chi partecipa ha innanzitutto l'occasione di riflettere sui temi dell'agenda globale per lo sviluppo sostenibile 2030, che sappiamo quanto sia cara ai giovani oggi e a tutti noi abitanti di questo Pianeta, se vogliamo fare qualcosa per salvarlo. Ma partecipare può far fare anche mente locale sull'importanza di rischiare, di non avere paura, di buttarsi e seguire ciò che ci porta oltre i confini rassicuranti del più facile e più comodo. Invito dunque tutti gli studenti toscani, dai più piccoli in poi, a cimentarsi: un modo piacevole e istruttivo per venire a tu per tu con la propria capacità di sognare e con la forza che essa dà a ciascuno di noi".
Differenziato per età, scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, il concorso è articolato in 7 sezioni: narrativa, poesia, pittura, fumetto, composizione musicale, fotografia, video.
Cinque le tracce di percorso ovvero 5 parole chiave: Toscana, fraternità, pace, Creato e giovani. Tre infine le fasi del progetto che poi culmina nel concorso vero e proprio: conoscere, sperimentare e elaborare. Ovvero i partecipanti al termine delle tre fasi (potranno concretizzarsi nella visione di un cartone animato o di un film su San Francesco, nella lettura di un libro o, per i più grandi, nella visita di un luogo francescano particolarmente significativo) dovranno presentare un elaborato frutto di un'esperienza concreta singola o di gruppo sui temi proposti. C'è tempo fino al 29 febbraio per consegnare gli elaborati che saranno poi valutati da una giuria regionale e i migliori premiati durante una cerimonia a Loppiano nella primavera del 2020.