Lavorare per risolvere i problemi del porto di Viareggio e della sua economia enon perdersi in polemiche inutili. E' questo il messaggio che il presidente della Regione Enrico Rossi lancia attraverso le colonne della cronaca viareggina della Nazione. Nell'articolo del giornalista Beppe Nelli, il presidente ricorda gli interventi già finanziati per garantire l'accessibilità dello scalo, gli obiettivi della proposta di legge per l'istituzione della Autorità portuale regionale, il lavoro di progettazione per l'asse di penetrazione. Di seguito il testo integrale dell'articolo.
VIAREGGIO – Il tema Port Authority scotta, agita il Pd, e il governatore della Toscana Enrico Rossi decide di replicare ai numerosi interventi succedutisi su «La Nazione». Lo fa con un deciso messaggio rivolto al sindaco Luca Lunardini: «Parliamo dei fatti e risolviamo i problemi».
«Torniamo con i piedi per terra - scrive Rossi - e non perdiamoci in inutili polemiche di fazione. Non confondiamo ruoli politici e amministrativi. Parliamo di fatti. La Regione è molto attenta ai temi della città. Per noi Viareggio è una realtà di valore regionale, per alcuni aspetti simbolica e decisiva per il contributo che può dare alla ripresa economica e occupazionale. Come promesso non solo abbiamo finanziato interventi urgenti per rendere il porto agibile, ma abbiamo approvato anche una proposta di legge per istituire l'Authority dei porti e velocizzare gli interventi rimasti fermi troppo a lungo. La proposta di costituirla è nata - e il sindaco lo sa bene perché coinvolto fin dall'inizio in questo percorso - perché interventi di vitale importanza per l'economia locale stavano languendo. L'Autorità portuale si occuperà della progettazione, programmazione e realizzazione di tutte le opere portuali oltre che della concessione e gestione delle concessioni demaniali dei porti commerciali toscani. Nei suoi organi direttivi sono state bilanciate la componente regionale (i tre membri di nomina regionale) e quella locale (il presidente della Provincia e i due rappresentanti del Comune), a prescindere dai partiti politici di riferimento. A mio avviso questa ripartizione dei ruoli è un modo per ascoltare la voce del territorio, senza perdere di vista l'interesse dell'intero sistema Toscana. Il porto è una infrastruttura che per non perdere competitività deve essere sempre efficiente e agibile. Nel 2009 la Regione ha finanziato con 3 milioni interventi per l'accessibilità al porto, la manutenzione dell'area portuale e l'escavazione dell'imboccatura di accesso e dell'avamporto del canale. A tutt'oggi il Comune ha utilizzato solo la metà di questo finanziamento. Lo dico per chiarezza: non possiamo permettere che il porto di Viareggio, con 39 cantieri navali, 54 officine meccaniche, 48 imprese di servizi, 36 attività commerciali, 8 strutture turistiche, 23 banchine di attracco e, ad oggi, 1.950 posti barca, resti privo di vie di accesso adeguate».
«Poi c'è l'asse di penetrazione prosegue il presidente della Regione - Attualmente i disagi sono evidenti. Ed è più che urgente individuare una soluzione per collegare il porto alla grande viabilità senza attraversare il centro della città. Tecnici della Regione hanno lavorato insieme al Comune ed è stata individuata, grazie all'impegno degli assessori Marson e Ceccobao, una soluzione che, nel rispetto delle normative e senza intaccare il Parco, risolve il problema. Presto firmeremo con la Provincia un protocollo sull'area lucchese che prevede anche la realizzazione di questa infrastruttura. E il Comune potrà finalmente avviare il progetto esecutivo». La frase è però sibillina: annuncia il tracciato a sud dello stadio, con lo spostamento del muro previsto dal Comune; oppure si torna al transito su via Petrarca?
E per dimostrare che nelle sue scelte non c'è faziosità, Rossi parla anche del Piuss: «Si tratta di finanziamenti comunitari che la Regione ha attribuito a Viareggio per realizzare interventi di qualificazione urbana e per il sostegno alle imprese. Sono 12,6 milioni che attiveranno ben 30 milioni di investimenti. Risorse già disponibili dal luglio 2010 e da utilizzare entro il 2014. Serviranno per realizzare servizi alle imprese, infrastrutture per turismo e commercio, servizi sociali, scuole materne, asili nido e infrastrutture culturali. Una importante spinta allo sviluppo della città che la Regione ha attivato senza farsi condizionare dai colori politici».
di Beppe Nelli per La Nazione-Viareggio del 28.01.2011