Economia
24 luglio 2012
14:06

Rossi incontra le cooperative: 'La concertazione, sforzo collettivo per uscire dal tunnel'

FIRENZE - "La concertazione costitutiva del nostro modo di governare. Concertare non significa conquista del consenso, ma discussione e confronto, conferendo poi alle istituzioni il loro ruolo. E' un metodo che va rilanciato, la risposta istituzionale per chiamare a raccolta le forze sociali e compiere uno sforzo collettivo per uscire dal tunnel. Purtroppo per la barca ancora lontana da Itaca".

Lo ha affermato oggi il presidente Enrico Rossi nell'incontro che ha avuto con una delegazione del movimento cooperativo toscano a Palazzo Strozzi Sacrati e da cui emersa una forte sintonia sul metodo concertativo, sul nuovo ruolo da assegnare a Fidi Toscana, sul welfare. Erano presenti tra gli altri i presidenti delle tre organizzazioni Legacoop, Confcooperative e Agci, Stefano Bassi, Claudia Fiaschi e Alessandro Giaconi. Nel suo ruolo di portavoce della "Alleanza cooperativa regionale", struttura di coordinamento delle tre associazioni, Giaconi ha esordito sottolineando come le imprese cooperative costituiscano un modello che meglio di altri, puntando sui valori di solidariet e mutualit , ha risposto alla crisi.

Tre le richieste centrali che la delegazione ha presentato al presidente della Regione Toscana, e che si concordato di analizzare in un incontro di approfondimento. Si tratta da un lato di definire gli strumenti per sostenere, da parte di Fidi toscana nel nuovo ruolo di garante, sia le partecipazioni nel capitale delle cooperative che i progetti di filiera. Dall'altro va rifinanziato, secondo le cooperative, il fondo Coopertoscana e va istituito un fondo per l'agroindustria e, terzo punto, va valorizzata la cooperazione sociale per accompagnare la trasformazione del welfare e lo sviluppo dell'offerta di servizi.

Il presidente Rossi ha risposto ribadendo la volont e lo sforzo da parte della Regione Toscana di non retrocedere dai livelli raggiunti nel settore del welfare e della "presa in carico" dei cittadini, e di mantenere in regola i "conti della salute". " Non dobbiamo tornare indietro ha detto ai rappresentati delle cooperative n dai servizi, n dalla salute dei bilanci. E' quanto cerchiamo di fare con la manovra che stiamo mettendo a punto in queste settimane e che vogliamo discutere anche con voi prima della pausa di Ferragosto. La concertazione deve servire anche a indirizzare le risorse ".

Quanto al ruolo di Fidi toscana, che per Rossi una istituzione "sana", essa pu costituire "uno strumento sempre pi interessante. "A noi non dispiacerebbe ha affermato - se le forze economiche partecipassero a Fidi, entrando con i propri capitali. Sappiamo tutti che la vicenda del credito non destinata a migliorare e che la Regione non pu mettere in campo pi di tanto. La nostra scommessa di rafforzare il ruolo di Fidi come banca di garanzia a supporto del credito".

Quali allora le mosse per "avvicinarsi a Itaca" in questa fase cruciale? Per Rossi occorre "puntare sulle infrastrutture, Tirrenica, terze corsie, aeroporto di Peretola (che deve essere un gioco vincente per tutti, anche per i cittadini della Piana), puntare non solo sulla piccola impresa, che da sola non basta, ma anche sulla grande e sulla media industria perch non dobbiamo essere strabici, ma spostare l'attenzione su ci che abbiamo. E ancora: ripartiamo dai territori per ricostruire un mercato sociale. E' quanto abbiamo iniziato concretamente a fare con il progetto Giovanis che sta dando risultati lusinghieri, con oltre il 40% di tirocinanti che prosegue l'attivit all'interno dell'azienda ospitante con varie forme di contratti".