Istituzioni
27 aprile 2011
11:16

Rossi in Consiglio sull'aggressione ai CC: 'La giustizia faccia il suo corso, ma dare presto risposta al bisogno di regole e tutele'

FIRENZE - "In primo luogo dobbiamo chiedere che la giustizia faccia il suo corso e che garantisca con rigore e seriet un giusto processo. Chi ha sbagliato giusto che paghi, senza sconti n giustificazioni. Bisogna agire con senso della misura e con rispetto, sapendo cogliere il profondo desiderio di giustizia che tutti sentiamo. C' poi un interrogativo inquietante che riguarda la societ toscana, e che dobbiamo porci. Non possiamo infatti non riflettere sulle dimensioni sociali di quanto accaduto. E' qualcosa che ci chiama in causa, come genitori in primo luogo, ma anche come rappresentanti delle istituzioni, ciascuno per la propria responsabilit ".

Questi alcuni dei passaggi dell'intervento che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha pronunciato stamani in Consiglio regionale sul gravissimo episodio dell'aggressione a due carabinieri da parte di quattro ragazzi reduci da un rave party nel grossetano.

Dopo aver ribadito la piena solidariet all'Arma dei carabinieri, ai feriti e alle loro famiglie nei giorni scorsi l'aveva espressa anche al generale Gallitelli, comandante dell'Arma, e ai militari della stazione di Pitigliano -, il presidente Rossi ha proseguito: "Questo episodio gravissimo, questa aggressione vigliacca portata con furia e violenza inaspettate e sconvolgenti ha ferito tutta la Toscana, lasciando tutti sbigottiti e con un sentimento di inadeguatezza. Mi rode una domanda che mi stata rivolta: cosa potuto accadere a ragazzi 'normali'?. Ragazzi che poi i genitori scoprono non essere tali e che vediamo compiere gesti di questo tipo, dedicarsi a trasgressioni e a una dimensione ludica che hanno un carattere distruttivo e autodistruttivo. Questa vicenda sembra quasi un vortice, che non pu non preoccuparci, preparatorio di un esito finale quasi scontato. Qualcosa di diverso da ci che sta nella dimensione della festa e in quella giovanile".

"Dobbiamo riannodare il rapporto con il mondo dei giovani ha affermato -, rimettere al lavoro i nostri servizi, i nostri esperti, le agenzie educative che di questo mondo si occupano. Rimettere al centro, come abbiamo cominciato a fare, il tema dei giovani, dei modelli che trasmettiamo. Senza nessuno scarico di coscienza e senza nessun segnale repressivo, penso infine che dovremo farci carico di un bisogno di tutela non sufficientemente salvaguardato dalla legislazione vigente. Leggendo i giornali, leggendo le stesse dichiarazioni del sindaco di Sorano mi sono chiesto che cosa possiamo fare in termini di regolazione. Penso che in primo luogo debba muoversi il Parlamento, che ha competenze sulla sicurezza. La Regione Toscana pu avanzare una proposta in tal senso: l'Europa ha legiferato, Germania, Olanda, Belgio, Francia, Inghilterra hanno legiferato per ricondurre entro regole una attivit molto spinta sul versante trasgressivo, a tutela dei cittadini che stanno intorno a questi eventi, ma anche di chi vi partecipa".

"E' inoltre possibile prendere come Regione ha concluso - un'iniziativa sotto il profilo della tutela della salute, regole minime di tutela. Cosa che pu consentire ai sindaci forme di controllo in termini di attivit di polizia amministrativa. Dobbiamo stare sul tema, con unit di intenti; non possiamo lasciar correre, ma dobbiamo rispondere a un bisogno di rappresentanza che proviene da una societ toscana sbigottita e allarmata a cui dobbiamo insieme dare risposte adeguate".