SAN MINIATO (PI) Due sono gli assi portanti individuati dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, per sostenere il distretto produttivo pisano: la leva rappresentata dai fondi europei e un nuovo assetto per la formazione professionale rendendola pi rispondente alle esigenze delle imprese.
Ne ha parlato nelle conclusioni dell'ultimo degli incontri istituzionali della decima tappa del suo "Viaggio in Toscana", interamente dedicata al Valdarno pisano.
Nella sala consiliare del Comune, accompagnato dal sindaco ospitante, Vittorio Gabbanini, e dagli altri sindaci di zona, il presidente Rossi ha risposto alle sollecitazioni degli intervenuti, tra i quali anche il vescovo di San Miniato, mons. Fausto Tardelli, che ha sottolineato due esigenze su tutte: quella della tutela del patrimonio artistico locale e qualle della valorizzazione della via Francigena.
Due sollecitazioni raccolte dal presidente Rossi che si detto ben disposto a dedicare risorse alla salvaguardia dei beni culturali se il Governo decider di allentare gli attuali soffocanti vincoli del Patto di Stabilit . Quanto alla Francigena il presidente ha detto che nei suoi programmi c' il suo completamento del percorso entro la fine di quest'anno, grazie ad un investimento da 16 milioni di euro "per valorizzare paesi e territori normalmente ai margini dei processi di sviluppo, per parlare ad un turismo giovane e presentarsi in Europa con un biglietto da visita di tutto rispetto, lungo oltre 400 chilometri".
E proprio dalla Comunit Europea secondo Rossi dovrebbero giungere i finanziamenti dei fondi comunitari capaci di sostenere le imprese del distretto pisano.
"Chiedo il vostro appoggio ha detto Rossi ai presenti per condividere le scelte forti che abbiamo in mente: vogliamo infatti destinare la grande maggioranza dei fondi che entro l'estate anticiperemo di due anni rispetto alla loro scadenza naturale, per destinarli alle aziende che innovano, si internazionalizzano, creano occupazione. Credo condividiate questa scelta perch questo distretto caratterizzato proprio da dinamicit imprenditoriale e dalla voglia di fare impresa con responsabilit sociale verso il territorio e i suoi abitanti".
Quanto al secondo asse a sostegno dello sviluppo, il presidente Rossi ha annunciato una risposta positiva alle richieste che ha ricevuto dagli imprenditori: rivedere la formazione professionale rendendola pi aderente alle esigenze delle aziende.
"I finanziamenti ha precisato il presidente devono andare alle imprese e non alle agenzie formative. Si tratta di una svolta che insieme possiamo rendere possibile".
Circa l'altro grande tema emerso dagli interventi, quello del credito, Rossi ha parlato della necessit di un intervento di miliardi a livello nazionale. Quanto alla Toscana, si detto convinto che occorra riallacciare il legame ormai rescisso tra richiesta e concessione del credito, facendo s che i soldi dei risparmiatori rimangano sul territorio anzich prendere la strada delle speculazioni finanziarie internazionali. "Se ci sono banche disponibili a far questo ha concluso siamo ben disponibili ad esaminare le loro proposte".