Economia
18 giugno 2012
7:17

Rossi e le imprese: finanziamenti a tutti, secondo grandezza

Pubblichiamo l'editoriale del presidente Enrico Rossi uscito sul Corriere Fiorentino di sabato scorso.

Gentile direttore,

in corso in tutta Italia e in Europa un dibattito sul ruolo della media e grande impresa. un bene, a mio parere, che si avvii anche in Toscana. Oggi, spinto anche da considerazioni e inviti che ho letto sul Corriere Fiorentino, mi preme chiarire un punto di assoluto rilievo: i criteri di innovazione con cui sono impostati e monitorati i bandi europei per ricerca e sviluppo a cui la Regione Toscana riconosce un ruolo strategico per il sistema produttivo.

I programmi europei 2007-2014, che sono entrati in vigore nel 2009, prevedono il finanziamento anche delle medie e grandi imprese. Credo che la motivazione di questa scelta sia stata la necessit di non perdere la presenza, fondamentale in un mondo globalizzato, di imprese che invece avrebbero ben altri incentivi negli Stati Uniti o nei paesi cosiddetti low cost. La Toscana si avvalsa di questa opportunit introducendo nei suoi bandi, aperti a tutti i tipi di imprese, il principio della proporzionalit dei finanziamenti rispetto alle varie dimensioni aziendali. Soprattutto si ritenuto importante mantenere un adeguato livello nel rapporto tra ricerca e innovazione.

I soggetti beneficiari sono piccole, medie e grandi imprese, da sole o in collaborazione fra loro, anche insieme ad organismi di ricerca pubblici e privati. I bandi selezionano le migliori proposte: ci che interessa infatti non privilegiare le une alle altre e tanto meno distribuire sussidi , quanto fare emergere i progetti migliori in termini di effettivo impatto sullo sviluppo e la competitivit .

I bandi vengono selezionati dal punto di vista amministrativo dal personale regionale e per quanto riguarda i contenuti tecnici da una componente esterna di esperti qualificati, indipendenti dall'amministrazione regionale e che non sono attivi nel territorio toscano. Questi nuclei di valutazione operano anche per vigilare sull'attuazione dei progetti e per valutarne l'impatto in termini economici, di competitivit e di effetto sull'occupazione. Nel caso di finanziamenti ad una stessa impresa superiore ai 3 milioni di euro, la normativa europea esige informazioni approfondite sul singolo caso. Nel caso di finanziamenti ancora maggiori, superiori a 7,5 milioni, necessaria una analisi dettagliata perch l'incentivo potrebbe configurarsi come aiuto di stato .

Il bando 2010, per il quale la Regione Toscana si impegnata con oltre 60 milioni, che hanno attivato investimenti pari a 120 milioni, ha avuto ottimi risultati, consolidando il ruolo delle 22 imprese medio-grandi che vi hanno partecipato e insieme quello delle 13 imprese medio-piccole e dei 15 organismi di ricerca. Sono stati creati 109 posti di lavoro in ambito di ricerca e sviluppo, moltiplicatori di occupazione nel momento in cui l'innovazione fa il suo ingresso in azienda.

Risultati ancora pi importanti sono attesi dal bando Ricerca e sviluppo 2012. Sono stati presentati 292 progetti per un investimento complessivo di quasi 560 milioni di euro e per un contributo richiesto di oltre 274 milioni. Sono 64 i grandi progetti, tra i 3 e i 15 milioni di investimento, la maggior parte proposti da raggruppamenti di imprese piccole, medie e grandi. Poi ci sono 120 progetti presentati da gruppi di almeno 3 piccole e medie imprese (tra i 250 mila e i 3 milioni di investimento) e infine 108 progetti presentati da singole piccole e medie imprese. In tutto si sono proposte per questo bando 928 imprese, di ogni dimensione.

A dimostrazione dell'efficacia di quel modello cooperativo tra imprese di diverse dimensioni a cui mi sono riferito di recente, invitando ad approfondire e a discutere di pi per cercare quelle strade nuove per lo sviluppo di cui abbiamo bisogno.