Diritti
17 dicembre 2011
17:30

Rossi: 'Cittadinanza italiana per i senegalesi feriti'

FIRENZE Cittadinanza italiana per Moustapha Dieng, 34 anni, Sougou Mor, 32 anni, e Mbenghe Cheike, 42 anni, i tre feriti gravemente dal killer Gianluca Casseri in piazza Dalmazia e in San Lorenzo. E' la richiesta avanzata dal presidente della Regione Enrico Rossi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dal palco di Piazza Santa Maria Novella, dove si conclusa oggi la grande manifestazione antirazzista indetta dalla comunit senegalese.

"Cari amici senegalesi ha esordito il presidente Rossi voglio prima di tutto ringraziarvi a nome di tutti i democratici per averci invitato e per averci consentito di ritrovare con voi la nostra anima democratica. Oggi stato un giorno di silenzio e abbiamo ascoltato parole di speranza. Ma sentiamo anche una certa rabbia perch le istituzioni italiane non sono riuscite a tutelare la vita di due persone e l'integrit di altre tre. Non siamo riusciti nel nostro compito".

"Dobbiamo parlare il linguaggio della verit . Ci chiediamo se le istituzioni abbiano combattuto con sufficiente rigore il razzismo. Non penso che sia cos . Troppi episodi di violenza, segregazione, esclusione si ripetono. Rischiamo di perdere la nostra anima. Amici senegalesi, aiutateci. Sentiamo intorno a noi un clima di apatia, che ci fa vergogna come italiani democratici. Sentiamo troppo spesso ripetere una parola: follia. Non cos . Quanto accaduto frutto di una cultura, di una ideologia che spingono alla violenza fascista e razzista".

"In tutta Europa ha proseguito il presidente Rossi - sta emergendo il terrorismo razzista, un clima preoccupante alimentato dalla paura del diverso, in cui si scaricano le frustrazioni di una fortezza in declino. Non abbiamo pi molto tempo. C' stata troppa tolleranza, tutta una politica ha costruito la sua fortuna sul razzismo. Dobbiamo essere chiari ed erigere un muro alto e forte contro le discriminazioni e il razzismo".

"A Firenze ha detto ancora il presidente Rossi la Procura si mossa e noi appoggiamo le sue iniziative. Chiediamo al Parlamento di essere vigile e di introdurre norme nuove e pi efficaci per impedire che questa cultura si diffonda su internet e in altri ambienti. Se necessario rivediamo le leggi esistenti".

"La presenza dei migranti tra noi stata troppo a lungo vissuta come una questione di ordine pubblico, come una invasione o una usurpazione. Abbiamo una legge voluta per punire la clandestinit che va abolita, perch tiene nell'angoscia migliaia di giovani e perch punisce una condizione, non dei reati. In Toscana abbiamo una legge che garantisce a tutti il diritto di assistenza e di cura e l'abbiamo dovuta difendere davanti alla Corte costituzionale. Amici senegalesi, imparate e difendete la nostra Costituzione".

"Chiedo al presidente Napolitano ha detto ancora il presidente Rossi di riconoscere ai tre senegalesi feriti la cittadinanza italiana, come atto concreto di riconciliazione con la loro comunit . Credo anche che i bambini di genitori stranieri che nascono in Italia dovrebbero essere subito italiani e credo che il fatto che il 10% della forza lavoro del nostro paese non abbia diritto di voto costituisca un regresso per la democrazia. E infine ora di dire basta con le parole malate, vucumpr , extracomunitario, clandestino, badante: facciamo pulizia anche con le parole".

"Amici senegalesi, a voi chiedo in particolare di essere comprensivi con i nostri anziani, avvicinatevi a loro, parlate con loro: vi capiranno. E restate qui, non lasciatevi intimidire o spaventare. Siamo noi ha concluso il presidente Rossi che vi chiediamo di restare perch abbiamo bisogno di voi nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro, delle vostre famiglie nella societ , dei vostri bambini nelle scuole. Grazie per quello che state facendo. Aiutateci a costruire una Italia pi democratica e pi giusta".

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