
FIRENZE - "In tutta questa vicenda c' qualcosa che colpisce. E cio che l'Europa parsa completamente spiazzata dalla rivoluzione democratica dei giovani dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, non all'altezza della sua storia di faro democratico, mentre il governo nazionale ha proseguito nel sostegno a regimi corrotti, nepotisti e autoritari. Credo che la Regione Toscana debba studiare questa parte di mondo, riuscire a vederne le potenzialit e a stabilire relazioni. E' un lavoro di lungo periodo, una azione di governo da fare".
E' quanto dichiarato oggi dal presidente della Regione Enrico Rossi che intervenuto nel corso del consiglio regionale straordinario convocato sul tema dell'arrivo degli immigrati. Il presidente ha annunciato la volont di creare un ufficio apposito, che si occupi di questo: "Vogliamo dotarci di strumenti seri, non effimere, di una struttura che sia in grado di creare contatti con queste realt e prospettive concrete di rapporti istituzionali, sociali ed anche economici. La Toscana pu farlo ha proseguito perch affacciata sul Mediterraneo, perch ha una sensibilit democratica, un forte modello istituzionale, in grado di sviluppare un dialogo, perch ha gi attivato una significativa attivit di cooperazione internazionale e sanitaria. Il mondo di cui parliamo reclama, oltre che pane e lavoro anche democrazia. Se non riusciremo a creare un dialogo e non cominceremo a capire quelle realt ci troveremo spiazzati e in difficolt . Se lo faremo, se daremo una sponda a chi cerca di cambiare, si apriranno anche per noi importanti possibilit di sviluppo".
Il presidente Rossi si unito al cordoglio del consiglio per la morte dei 250 profughi periti in mare. Ha poi riassunto l'operazione di accoglienza dei profughi realizzata in Toscana, ha ringraziato quanti l'hanno resa possibile e ha ribadito che in caso di nuovi arrivi la Toscana "con fermezza a determinazione si aspetta che anche le altre regioni, come l'Emilia Romagna, il Veneto, la Lombardia e il Piemonte facciano la loro parte, nello spirito della lealt istituzionale".