FIRENZE - "Discutiamo un patto tra istituzioni e sindacati per l'efficienza, la modernizzazione, la qualit dei servizi, a partire dalla sanit , per dare risposte migliori ai cittadini. Un patto rapido e su poche cose, a cominciare da quelle su cui abbiamo diretta competenza. Io sono disponibile". Questa la proposta avanzata dal presidente Enrico Rossi al mondo sindacale, nel corso del suo intervento al congresso regionale della Uil.
"Voglio ringraziare tutti lavoratori iscritti e in modo specifico quelli della sanit - ha proseguito il presidente Se nonostante i tagli nazionali imposti, pari a un miliardo di euro in due anni, la sanit toscana a posto nei conti, come certificato dalla Guardia di finanza, e se ha mantenuto livelli di qualit tra i pi alti nel paese questo stato anche grazie all'impegno e al sacrificio dei lavoratori della sanit pubblica".
"Non dobbiamo avere paura di assumerci la responsabilit della rappresentanza e di stare con il popolo ha aggiunto - l'accusa di populismo viene da chi il popolo non c' l'ha. Per me stato un onore essere stato a Piombino, a fare una battaglia insieme ai lavoratori. In tante occasioni non mi sono limitato a ricoprire astrattamente un incarico pubblico, a mediare tutto. Anche in situazioni disperate come quello della Eaton noi ci siamo stati. Su Piombino continueremo la battaglia, fino alla riapertura dell'area a caldo e continueremo anche a lavorare sul porto."
"Se non ci fosse stata la manifattura e l'export la Toscana, che pure ha tenuto meglio di altre regioni, sarebbe arretrata e crisi avrebbe colpito ancora pi duramente. Ma la Toscana non pu sostituirsi a una politica industriale nazionale da parte del governo. Dobbiamo insistere perch questa politica ci sia sui grandi settori produttivi, come quello ferroviario. Possiamo costruire insieme ai sindacati piattaforme da sottoporre al governo nazionale: penso a Piombino e alla Breda, ma anche all'area costiera, a Livorno e a Massa. Non si pu solo star dietro alla cassa integrazione e alla protezione sociale, come pure facciamo puntualmente, ma dobbiamo aprire una vertenzialit pi forte con il governo".
Rossi ha poi affrontato il tema delle infrastrutture. "Con l'unificazione delle societ aeroportuali diamo alla toscana una infrastruttura capace di 12 milioni di passeggeri. Pisa non deve temere Firenze e Firenze non deve temere Pisa. Lasciamoci alle spalle le lotte del medioevo. Sulla Tirrenica mi sono preso responsabilit che nessun altro politico in Toscana si assunto. Senza questa infrastruttura difficile attrarre investimenti per tutta la costa, per il porto di Livorno. Il governo ci deve dare una risposta, cos come sul livello di servizio delle ferrovie, non solo dell'alta velocit ma delle linee frequentate da milioni di pendolari".
"La ripresa in Toscana e possibile, c' impresa dinamica, una amministrazione pubblica che ha retto il colpo della crisi. Siamo in grado di anticipare 82 milioni a luglio per i bandi europei, chiameremo le imprese a presentare progetti e quando arriveranno le graduatorie si potr partire subito. Ma c' una partita tutta europea ancora aperta, se non si fanno grandi piani di investimenti sar ben difficile riassorbire la ferita della disoccupazione, che in Toscana colpisce 200 mila cittadini in et lavorativa, met giovani, tanti scoraggiati, tanti cassaintegrati. O il capitalismo cos com' in Europa viene compensato da un riequilibrio sociale o rischia di distruggere se stesso".