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19 febbraio 2011
12:59

Rossi alla massoneria: 'Confronto aperto, alla luce del sole, sulle idee e sui valori'

FIRENZE - Confronto aperto sulle idee e sui valori. Questo il filo conduttore dell'intervento di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, all'iniziativa promossa dalla massoneria toscana (Grande Oriente d'Italia) per i 150 anni dell'Unit d'Italia che si tenuta stamani al Palazzo dei Congressi di Firenze.

"Credo ha esordito Rossi che la Regione abbia fatto bene a patrocinare questa manifestazione che inserita fra quelle per i 150 anni dell'Unit d'Italia. Ha fatto bene perch non c' dubbio che la massoneria abbia rivestito un ruolo importante per il Risorgimento e per la costruzione dell'Italia unita.

E' vero anche che la massoneria forte in Toscana e che, in generale, la Toscana ha scritto pagine forti nella costruzione dell'Unit d'Italia" .

Il presidente della Regione ha citato ad esempio il sacrificio degli studenti e professori toscani a Curtatone e Montanara, l'apporto alla spedizione garibaldina partita da Quarto, la nascita nel 1859 del giornale La Nazione "fondato per accompagnare la nascita della nazione", il plebiscito dei Toscani che "dissero s all'unione e non all'annessione" con il regno sabaudo.

Poi ha ricordato la matrice europeista del Risorgimento e gli ideali di "quella giovane generazione ispirata agli ideali della Rivoluzione Francesce (uguaglianza, libert , fraternit ) che riuscita a dare al nostro Paese il senso di Comunit Nazionale e di Patria".

Ed ha riconosciuto il ruolo che la massoneria ha avuto come "tramite" per quegli ideali. "Sarebbe sbagliata ha detto Rossi un'opera di rimozione." Ed ha ricordato ancora l'intreccio con "i primi barlumi del movimento operaio" e con la "storia della mutualit , che presente in tante parti di Toscana". E ancora il ruolo avuto "non solo fino al fascismo, ma anche dopo, con la Costituzione."

"Credo ha sottolineato Rossi che discutere di questo sia giusto e che vada fatto alla luce del sole, cos come giusto riscoprire le idealit fondamentali, compresa la dignit della persona, che oggi sono troppo compresse e mercificate. E' bene aprire un dibattito sulla persona che depositaria di diritti ed esigenze, superando le polemiche e le divisioni del passato.

Cio' che accaduto 30 anni fa ha detto Rossi accadde appunto 30 anni fa."

Per quanto riguarda la legge regionale n.68 del 1983 "Norme di attuazione dell'art. 18 della Costituzione e della legge 25 gennaio 1982 n. 17 in materia di associazioni segrete e norme per garantire la pubblicit della situazione associativa dei titolari di cariche elettive o di nomine o designazioni regionali" Rossi ha precisato che la legge "non si riferisce a qualcuno in particolare" ed ha ribadito il suo giudizio "sarebbe un errore" cancellare quella legge.

In proposito ha ricordato il parere dato a suo tempo da Paolo Barile, che ne aveva confermato la conformit con la Costituzione e ribadito la funzione a "garanzia della trasparenza".

Rivolgendosi all'auditorio Rossi ha ribadito che quella legge, che garantisce la trasparenza, anche nell'interesse delle Logge, che hanno fatto "importanti passi avanti sulla trasparenza". E ha sottolineato: "Mi affascina il vostro tentativo di tenere alto un livello di spiritualit laico. E' un contributo importante alla pedagogia e all'educazione dei comportamenti. E di questo c' bisogno".

Infine il presidente della Regione ha concluso con un invito: "Continuiamo insieme a celebrare i 150 anni dell'Unit d'Italia".