Istituzioni
Salute
5 luglio 2012
14:39

Rossi all'Ansa: 'L'intervento del governo sulla sanità è unilaterale'

FIRENZE - "L'intervento del governo in materia sanitaria è unilaterale e questo lo dice la Costituzione: ogni tipo di decisione avrebbe dovuto essere il prodotto di una concertazione tra governo e Regioni". Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme ad altri presidenti di Regione, subito dopo l'incontro con il ministro della salute, Renato Balduzzi.

E' quanto riporta una nota dell'agenzia Ansa.

"Il decreto del governo - ha detto ancora Rossi - viola il patto della salute, imponendo una logica di tagli completamente diversa rispetto alla annunciata volontà di ridurre gli sprechi. Tra l'altro è anche bene ricordare che la lotta agli sprechi non era finalizzata, nell'ambito della sanità, a far cassa ma a consentire una risposta migliore alle esigenze dei cittadini in termini di prestazione di servizi. Proprio su questo fronte come governatori lanciamo oggi un segnale al governo nella speranza che questo venga accolto e possa consentire una discussione approfondita". Rossi ha quindi chiesto al governo di rifare il patto per la salute.

Il complesso dei tagli e' ammontato a regime nel corso dell'ultimo anno a 10,5 miliardi di euro, a cui vanno sommati i due miliardi di Irpef regionale introdotta di recente, su un ammontare di spesa sanitaria di 109 miliardi, quindi è lecito dire che il governo ha varato un taglio alla sanità nazionale del 10%. "Se il taglio previsto nel periodo 2013-2015 dovesse essere confermato - ha detto ancora Rossi - l'offerta dei servizi subirebbe un drastico cambiamento".

"Sarebbe opportuno - ha concluso il presidente della Regione - che il governo varasse un nuovo patto per la salute da subito, magari entro agosto, stralciando le previsioni di taglio previste per il periodo 2013-2014. Sul miliardo di tagli previsto per il 2012 è possibile avviare una discussione, ma su questo tema è altrettanto necessario avviare un confronto articolato tra Regioni, Governo e Parlamento".

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