PIOMBINO - "Questa e' una giornata molto importante, per Piombino e per la Toscana. Da Piombino viene un messaggio forte. Piombino ha reagito grazie all'impegno di una classe operaia intelligente e combattiva. Se sei mesi fa ci avessero detto che questa sarebbe stata la situazione, avremmo avuto qualche riserva. E invece una situazione nuova c'è. Ci sono due proposte per rilevare lo stabilimento, il porto si sta riprendendo e suscita interesse negli imprenditori, ci sono altre iniziative che ruotano intorno al porto. Non dobbiamo darci per vinti, ma continuare a impegnarci al massimo, non perdere colpi, non perdere un'ora di tempo. Non dare nulla per acquisito, ma rendere questa realtà veramente competitiva".
E' quanto ha detto oggi pomeriggio il presidente Enrico Rossi, che ha partecipato a Piombino a una triplice inaugurazione: del primo banchinamento variante 2 al PRP, della Nuova Darsena Lanini e della strada di collegamento industrie-porto. Con lui, erano presenti all'inaugurazione Luciano Guerrieri, commissario straordinario dell'Autorita' portuale di Piombino e dell'Elba, Massimo Giuliani, sindaco di Piombino, Silvia Velo, sottosegretario all'ambiente.
"Questo obiettivo ha mobilitato un'intera città - ha proseguito Rossi - e intorno a questo obiettivo si è rimossa una situazione. Ricordo piazza Bovio piena di operai e di piombinesi, che gridavano lo slogan 'Piombino non deve morire'. Un impegno e una volontà che hanno cambiato decisamente la situazione. C'e' stato un intreccio di politiche regionali e locali sulla base di un concetto di ripresa. La dimostrazione che una politica industriale a supporto di situazioni come questa può ricreare condizioni di competitività".
"In questa situazione di crisi - ha detto ancora il presidente - abbiamo avuto la forza di guardare nella storia di questa città, di ritrovare l'energia per uno scatto in avanti e dare l'assalto al cielo. Sono convinto che il porto di Piombino avrà un futuro. Solo in una dimensione toscana abbiamo la forza di stare in una competizione globale. Abbiamo superato la paura, e questa e' la cosa più importante. Rimangono le preoccupazioni, la prima e' per il lavoro, soprattutto per le giovani generazioni. Ma abbiamo la forza, la storia, l'energia e l'intelligenza per farcela". Ha fatto un accenno anche a Livorno, il governatore: "Soffro la situazione di Livorno, e' una ferita aperta, sulla quale dobbiamo intervenire con la stessa forza con cui siamo intervenuti a Piombino. Conta la volontà e la determinazione. Anche a Livorno bisogna ritirare fuori la speranza e battere la paura".
Non è mancato un appello al governo: "C'è bisogno di una strada che colleghi Rosignano con Roma, altrimenti c'è un buco. Ci vogliono tempi chiari, sono troppi decenni che la Toscana aspetta queste infrastrutture. Imploro sommessamente il governo che la soluzione sia adeguata e definitiva". E ha chiuso il suo intervento con una storiella che raccontava Martin Luther King: la paura una notte bussò alla porta, la speranza si sveglio' e andò ad aprire, ma non c'era nessuno".