
FIRENZE - "E' bene che Governo e Parlamento comprendano che con un taglio di queste dimensioni il sistema sanitario salta". Lo afferma il presidente della Regione Enrico Rossi nell'intervista rilasciata al giornalista Paolo Russo e pubblicata oggi su La Stampa, dopo l'incontro di ieri con il Governo sulla Spending review. Di seguito il testo integrale dell'intervista, che si pu scaricare anche in formato pdf.
"Dobbiamo trattare fino all'ultimo perch cos salta il servizio sanitario"
Rossi: neanche le regioni virtuose potranno reggere l'impatto del decreto
Intervista di Paolo Russo
Trattare, trattare e ancora trattare. Perch bene che Governo e Parlamento comprendano che con un taglio di queste dimensioni il sistema sanitario salta . Il governatore toscano Enrico Rossi, per anni assessore alla sanit , parla anche a nome dei suoi colleghi quando fa capire che al di l degli annunci di rottura con il governo la parola d'ordine tornare a sedersi intorno a un tavolo per modificare quel che non va della spending review. A cominciare dalla cifre.
Vi preoccupano pi le misure o l'entit dei tagli?
Non c' dubbio: l'effetto devastante che potr avere sulla sanit pubblica il cumulo di questo taglio di 5 miliardi con le manovre del precedente governo. Guardi questa tabella. Per effetto delle misure varate dal 2010 ad oggi nel prossimo triennio il servizio sanitario nazionale dovr sopportare un taglio di 22 miliardi. Solo nel 2014, a regime, mancheranno 10 miliardi e mezzo, che diventeranno oltre 16 se il fondo sanitario, oltre a subire i tagli, non sar adeguato all'inflazione. Dire ridurre il finanziamento del 15% significa far saltare tutto .
Quindi cosa proponete?
Comprendiamo che il Paese ha bisogno di scongiurare l'aumento dell'Iva e di trovare i soldi per terremotati ed esodati ma rivediamo il taglio del 2012 e il resto rimandiamolo al confronto governo-regioni che entro ottobre devono siglare il nuovo Patto della salute .
Se non sar cos ?
Sarebbe rottura. Potremmo arrivare a chiedere la violazione del Patto Costituzionale e restituire le deleghe in sanit . Ma prima abbiamo il dovere di trattare, fare le nostre proposte, facendo capire per che se l'entit dei tagli resta questa non regger nessun servizio sanitario regionale. Neanche quelli delle regioni virtuose .
Proposte?
Per esempio sui beni e servizi, va bene dire adeguiamo i prezzi a una linea mediana come dice Bondi, ma attenti a tagliare senza distinguo i prezzi del 5% come fa il decreto perch in regioni come la mia dove abbiamo fatto gare che hanno gi ridotto all'osso i prezzi rischiamo di rimanere senza forniture. Creiamo piuttosto un Fondo con la Cassa depositi e prestiti per velocizzare i pagamenti e ridurre cos i prezzi .
Sui piccoli ospedali stato braccio di ferro fino all'ultimo...
Ma anche li non si pu fare di tutta un'erba un fascio. Alcuni sono di qualit . In Toscana ho mantenuto delle sale operatorie per interventi in day surgery. Ho trasformato alcuni piccoli ospedali in centri di prevenzione e di farmacologia oncologica evitando cos chilometri e chilometri a pazienti sotto chemioterapia. Poi dico, il Ministero faccia le ispezioni e chi non nei parametri di qualit ed economicit venga chiuso. Ma non illudiamoci che la rete ospedaliera si migliori per decreto .