Commercio
Economia
20 maggio 2013
12:37

Rossi a Confesercenti: 'Non rigore ma investimenti pubblici'

FIRENZE "Riprendere la strada dello sviluppo, dopo il fallimento del governo dei tecnici e dei paradigmi che fanno riferimento alle politiche liberiste, che hanno aiutato solo la finanza e prodotto la paralisi di intere citt , la cui fisionomia stata modificata dalle molte chiusure commerciali, dietro le quali vi sono famiglie che hanno rischiato tutto quello che avevano in questa impresa". Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi intervenuto oggi in apertura dell'assemblea regionale di Confesercenti, a Firenze.

"Per riavviare lo sviluppo ha proseguito Rossi il rigore non serve, servono invece investimenti pubblici, che non sono il "diavolo" che si pone contro la concorrenza, come spesso sono stati dipinti. La concorrenza infatti, da sola non basta a far ripartire i mercati, cos come non serve liberalizzare orari e calendari. Occorre trovare un punto di equilibrio, che potr essere raggiunto con un ruolo attivo della Regione e degli enti locali. Un equilibrio dove la grande distribuzione non pu essere troppo forte e dove il settore commerciale possa crescere nel suo complesso".

Il presidente ha quindi affrontato il tema del credito, essenziale per dare ossigeno alla ripresa. "Dobbiamo tornare a supportare il credito - ha detto - per rilocalizzare il risparmio, che poi significa tornare ad investire nell'economia reale, sul territorio e non veder trasformare i nostri risparmi in rischiosi derivati giapponesi".

Tutto questo riporta inevitabilmente all'Europa, alle sue regole e agli obiettivi comuni. L'Europa, secondo il presidente Rossi, e deve "restare la nostra prospettiva, la cornice indispensabile all'interno della quale, per , dovranno essere ridiscusse le linee programmatiche".

E a proposito di Europa, in questa fase particolarmente importante poter contare sui fondi europei, di cui oggi si sta ancora discutendo l'entit per il prossimo periodo 2014-20120. "Come Regione faremo di tutto per anticipare il pi possibile i bandi per le risorse di programmo regionali, puntando a renderli operativi gi dall'estate 2014, in modo da accorciare i tempi e non creare discontinuit rispetto ai progetti in corso di attuazione. E'stato anche grazie ai fondi strutturali, a strumenti come i Piuss, se la Toscana ancora bella, se ha potuto migliorare le sue citt , mantenendo un patrimonio che ancora la principale eredit lasciataci dai nostri nonni".

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