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29 settembre 2011
14:53

Rossi a Aarhus presenta il Corridoio est-ovest: 'E' il futuro del Mediterraneo centrale'

AARHUS (Danimarca) - L'Europa ha bisogno di un nuovo corridoio di trasporto per potenziare e velocizzare i collegamenti Est-Ovest, passando per l'Italia di mezzo. Attualmente il cosiddetto corridoio 5, il collegamento trasversale che collega i Paesi dell'Est europeo con l'Ovest, passando da Udine, Trieste, Venezia fino a Torino, pi che congestionato, visto il costante incremento dei traffici.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che oggi ad Aarhus ha partecipato all'assemblea generale della Crpm (la Conferenza delle Regioni europee marittime, di cui membro dell'ufficio politico), ha proposto il tema all'attenzione delle oltre 150 Regioni europee presenti. Nel pomeriggio, inoltre, Rossi ha presieduto una specifica sessione dei lavori dedicata alle grandi reti europee di trasporti e alle modalit per garantire l'accesso e i collegamenti dei vari territori.

"Per la Toscana - afferma il presidente Rossi al termine degli incontri - un elemento di forza l'aver reintrodotto il porto di Livorno tra gli accessi principali di ingresso all'Europa. Con gli incontri programmati, dopo quello di oggi con il presidente della Murcia, con la Catalogna e Valencia, stiamo avviando un importante percorso per l'introduzione di questo corridoio nella programmazione europea. La nostra proposta ancora un'idea progettuale, ma gi la realizzazione della Due Mari, Grosseto-Fano, costituirebbe un'opera utile e strategica, e potrebbe valere su finanziamenti specifici oltre che speciali, comunque supportati dall'Unione Europea. Stamani ho parlato anche con il ministro Matteoli: ovviamente molto dipende anche dall'atteggiamento del governo, da cui ci aspettiamo un concreto sostegno.

Per quanto ci riguarda vogliamo stare con puntualit e attenzione assoluta dentro questo percorso europeo per tenere saldamente la nostra regione - conclude il presidente Rossi - dentro la prospettiva di modernizzazione del nostro continente".

L'appuntamento di Aarhus stata l'occasione giusta per presentare - per la prima volta in sede europea - un progetto a cui il presidente Rossi intende lavorare insieme alle Regioni dell'Italia centrale (Umbria e Marche), della Spagna del Sud (porti di Barcellona, Valencia e Algeciras) e della macro regione adriatica (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, fino ai porti di Costanza e di Burgas sul Mar Nero, in Romania e Bulgaria), oltre che alle associazioni economiche e al sistema del credito.

L'obiettivo quello di presentare entro il 2013 a Bruxelles una progetto comune, che coinvolga tutti i soggetti istituzionali e del mondo economico. E ci anche considerato il fatto che la Commissione Europea ha gi presentato una prima proposta per la nuova programmazione dei fondi europei, quella che partir dal 2014 al 2020, che allo stato attuale prevede un finanziamento di 32 miliardi di euro per potenziare le reti di trasporto trans-europeo (22 miliardi per le infrastrutture materiali e circa 10 per quelle immateriali come la banda larga).

Il progetto

L'idea quella di creare un nuovo corridoio nel Mediterraneo centrale per collegare e rafforzare le relazioni tra le regioni francesi e spagnole, la regione dell'alto Tirreno e dell'Italia di mezzo (porti di Livorno, Piombino e Ancona) completando la connessione trasversale attraverso il completamento della Due Mari (Grosseto-Fano), con la regione adriatica (porto di Ancona) e la regione balcanica (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro fino alla Romania).

La rete utilizzer insieme ai trasporti su strada e ferrovia anche le autostrade del mare, valorizzando i porti in modo da assicurare l'integrazione economica di quest'area del Mediterraneo centrale attualmente separata e collegata solo attraverso corridoi verticali.

La proposta ha l'obiettivo di garantire:

  • l'accessibilit delle aree periferiche e l'estensione della rete dei corridoi verso l'area dei Balcani e dei nuovi paesi che nel 2013 entreranno a far parte dell'Unione;
  • lo sviluppo dei porti e delle autostrade del mare;
  • il rafforzamento della coesione attraverso un maggiore equilibrio tra le diverse aree del Mediterraneo e del'Europa dell'Est e Ovest;
  • l'alleggerimento dei corridoi esistenti per superare le criticit del traffico inteso e relativo inquinamento (riduzione delle emissioni CO2).

Realizzare questa rete infrastrutturale significa dare una risposta in termini di efficienza e velocizzazione al positivo sviluppo degli scambi commerciali tra l'Europa dell'Est e i Paesi del Mediterraneo: la crescita media annua degli scambi tra Europa dell'Est ed Europa dell'Ovest stato del 15% mentre la crescita media annua degli scambi tra Italia ed Europa dell'Est stata dell'8,8%.

Vedi la mappa dei corridoi europei