Due anni dopo il crollo ad Albiano Magra c’è il nuovo ponte. Quattro campate per circa 288 metri di lunghezza: così rinasce il collegamento fra Albiano e Caprigliola, sulle sponde opposte del Magra. Due corsie di larghezza pari a 3,5 metri, completate da banchine laterali da 1,25 metri, oltre a due piste ciclopedonali su entrambi i lati, per una larghezza totale di 16,90 metri. L’impalcato è realizzato in struttura mista acciaio-calcestruzzo costituito da travi in acciaio ad altezza variabile con sovrastante soletta in cemento armato.
Ad inaugurare stamani la struttura riaperta al traffico erano presenti, fra gli altri, i presidenti della Regione Toscana e della Liguria, il sindaco di Aulla, il commissario straordinario Fulvio Maria Soccodato e i rappresentanti di Anas.
“E’ qualcosa di straordinario – ha detto il presidente della Regione - sapere che, da quell’8 di aprile del 2020 al 30 di aprile di oggi, in 2 anni, è stato ricostruito un ponte di quasi 300 metri. Questo fa onore a quello che fu il Comune di Albiano-Caprigliola che si sciolse per entrare nel Comune di Aulla, ma che chiese in contropartita un ponte. Era l’inizio del secolo. Non potevamo permetterci che questo ponte che ha un significato così importante per queste comunità, che è il vero punto di collegamento ordinario fra Toscana e Liguria, al di là dell’autostrada, non fosse riparato nei tempi giusti. Due anni di lavoro dimostrano che quando le comunità locali operano in sinergia a quelle nazionali , in questo caso l’Anas, l'Italia mostra il meglio di sé ed è un Paese in cui possiamo essere orgogliosi”.
Il presidente torna col pensiero all’8 aprile del 2020. "Eravamo affranti quel giorno", ricorda il presidente. "Appena seppi che il ponte era crollato, mi precipitai qui ad Albiano e poi subito in Comune per capire e cominciare ad organizzare. Sono stato commissario e poi ho avuto l’alta vigilanza su quest’opera e con l’alta vigilanza ho vissuto uno per uno i momenti cruciali: quando abbiamo deciso la strada per riparare al crollo del ponte, quindi rifarlo accanto anche se leggermente spostato sul versante di Caprigliola di un centinaio di metri; il periodo provvisorio, poi la rampa e finalmente lo sviluppo dei lavori che oggi vede il taglio del nastro”.