Istituzioni
25 febbraio 2011
14:43

Riforme, Nencini: 'Unioni di Comuni e unioni di Province per la Toscana del futuro'

FIRENZE "Il federalismo ha senso solo se si collega alla riorganizzazione delle istituzioni e se sar sciolto il Senato e costituita una Camera delle autonomie: una riorganizzazione di funzioni a pi livelli e una riforma possibile anche in Toscana, di cui parleremo in un convegno che abbiamo gi messo in agenda per il 7 marzo". Lo ha sottolineato stamani, intervenendo ad un convengno sul federalismo organizzato dalla Cna di Firenze, l'assessore regionale al rapporto con gli enti locali e alle riforme istituzionali, on. Riccardo Nencini.

Quale federalismo utile per la modernizzazione del paese, era la domanda e il filo rosso del convegno organizzato dall'associazione di categoria degli artigiani di Firenze. Nencini ne ha approfittato per indicare i punti cardinali della riforma e riorganizzazione dell'assetto istituzionale che ha in mente per la Toscana. Al primo punto c' il superamento delle Comunit montane (sono tredici quelle rimaste) e la loro sostituzione con Unioni di Comuni. Ma anche le Province dovranno unirsi e lavorare pi assieme. Al secondo punto della riforma pensata da Nencini ci sono infatti le Unioni di Province, forme associative che consentiranno di risparmiare nelle risorse e nella fatica, di semplificare anche, e di fare comunque di pi con le stesse risorse. La terza gamba della riforma il sostegno ai piccoli Comuni e ai Comuni in difficolt .

"C' poi la necessit di valorizzare l'area metropolitana della Toscana centrale prosegue Nencini -, ovvero l'area tra Firenze, Prato e Pistoia. Sar indispensabile prevedere un'unione pi stretta tra le tre Province, che consenta di governare insieme le funzioni principali: dai rifiuti alle infrastrutture, tanto per fare un esempio. La Toscana centrale la parte della nostra regione che pi investe: un'area dove vive un terzo degli abitanti di tutta la Toscana. Il primo obbligo ed investimento che dobbiamo conclude Nencini quello di far funzionare meglio le istituzioni".