Economia
Lavoro
3 febbraio 2014
17:13

Rapporto Irpet 2014: in Toscana 3 mila imprese eccellenti che sfidano la crisi

FIRENZE La Toscana non ancora fuori dalla recessione, ma ha retto meglio di altre regioni e dell'Italia nel suo complesso, all'urto della crisi che si conferma come la peggiore dal 1929 ad oggi. A dirlo il rapporto elaborato dall'Irpet a partire dai principali indicatori, che l'istituto per la programmazione economica ha preso in considerazione per  tracciare una fotografia della regione a fine 2013, ovvero Pil, investimenti, consumi , esportazione e occupazione.
 
Il Pil toscano, nel 2013, si attesta su -4,3% (a fronte di una media italiana di -5,9); gli investimenti, pur sempre in calo, si fermano a -4,2 (Italia -13,1).
 
Pi dinamico il valore dell'export:  +16,6%, a fronte di un + 2,6 % dell'Italia. 
Aumentano, almeno fino al 2011, i consumi della Pubblica amministrazione che, altrove, sono da tempo in negativo, sostenendo cos la domanda interna. Quanto alla disoccupazione, aumenta, ma in misura anche in questo caso inferiore rispetto alla media nazionale e di altre regioni.  
 
E' tenendo conto di tutti questi indicatori che i ricercatori Irpet affermano che la Toscana risulterebbe seconda, per tenuta rispetto alla crisi, solo al Trentino Alto Adige.
    
Export La ricerca Irpet mette in luce la presenza, pur in un quadro che resta di grande difficolt , di una maggiore capacit di tenuta, di consapevolezza delle scelte da compiere e di soggetti dinamici, sia nelle imprese, che nelle pubbliche amministrazioni e nella societ civile. Una dimostrazione di ci sta nella forte ripresa dell'export, tornato ai valori precedenti la crisi. La ripresa riguarda quasi tutti i settori produttivi del manifatturiero: pelle, chimica, macchinari, apparecchi elettrici, abbigliamento, alimentari, bevande, carta. Pi indietro restano nautica, automotive, tessile e trasporti. I mercati sui quali si punta sono sia i tradizionali dell'Europa e del Nord America, sia verso quelli dell'Estremo oriente, del Medio oriente e del Sud America.  In Toscana il peso delle esportazioni sul Pil tornato a superare il 30%. 
 
Imprese eccellenti C' uno zoccolo duro di imprese che, nonostante la crisi, ha continuato ad investire, a realizzare fatturati e in alcuni casi anche a creare occupazione. Irpet ne ha contate circa 3.300, il 5,3% di quelle presenti nel settore manifatturieri, con un numero di addetti pari a circa 50 mila. I fattori propulsivi possono essere ricercati nel peso maggiore di imprese meno giovani, nella maggior presenza di grandi e medie imprese,  nella maggiore probabilit di successo delle imprese che operano sui mercati internazionali. 
 
Le gazzelle All'interno di questa realt , c' un insieme ancora pi agguerrito, costituito da quelle che Irpet chiama le "gazzelle", ovvero dalle 200 imprese pi giovani, di cui 64 nel settore manifatturiero, con un bacino occupazionale di circa 10 mila addetti.  E' un fattore di crescita che fa ben sperare per il futuro, secondo Irpet, nella capacit imprenditoriale della Toscana. 
 
Occupazione   Fra il 2008 e il 2013 il numero degli occupati in Toscana si ridotto di 36 mila unit . Di questi occupati in meno, 12 mila erano con contratto a tempo indeterminato, 14 mila i lavoratori autonomi.
In forte aumento le forme di contratto non regolari, in particolare il part time involontario, che riguardano nella maggioranza dei casi giovani sotto i 30 anni.
Il tasso di disoccupazione si attestato nel 2013 sull'8,6%. 
 
Reddito delle famiglie La dinamica della spesa pubblica in Toscana si ridotta, ma meno rispetto al resto d'Italia dove scesa del 5%. Tutto ci , unito alla disoccupazione e al calo degli investimenti, ha ripercussioni sul reddito disponibile delle famiglie, che diminuito, dal 2018 al 2013, di circa 300 euro all'anno, con una contrazione dei consumi procapite di circa il 10% nell'arco degli ultimi cinque anni.
 
L'azione anticiclica della Regione   Lo studio Irpet conferma che un sostegno decisivo all'economia toscana, venuto dalle risorse messe in campo dalla Regione tramite i programmi operativi regionali dei fondi europei 2007-2013, (Fondo sociale, Fondo di sviluppo regionale, Piano di sviluppo rurale) che hanno messo in circolo, complessivamente, oltre 2 miliardi e mezzo di risorse utilizzate  (i Por  "scadono" nel 2015) per aiutare le imprese ad essere pi competitive, a favorire l'innovazione e la ricerca (solo per questo sono stati fatti investimenti per 850 milioni), potenziare le infrastrutture, migliorare la sostenibilit ambientale, investire sul capitale umano e la coesione sociale di citt e territori, modernizzare l'agricoltura. La Toscana si distinta per una buona capacit di spesa, come dimostra  lo stato di avanzamento dei fondi, in tutti i casi in linea con le previsioni Ue.        
 
Scarica da qui le relazioni del Rapporto Irpet 2014