FIRENZE - L'illegittimit della qualifica di Ufficiali di polizia giudiziaria (Upg) per i dipendenti Arpat, sancita prima da una sentenza della Corte Costituzionale, poi da un parere del Consiglio di Stato, sta creando una situazione molto delicata all'interno dell'Arpat, l'Agenzia regionale di protezione ambientale, dove sono attualmente 199 i dipendenti che hanno questo ruolo. Per questo l'assessore all'ambiente ha proposto al presidente della Regione di presentare al Consiglio Regionale una proposta di legge con la quale, pur nella consapevolezza del rischio di incostituzionalit , si riconosca ex lege la qualifica di Upg a coloro che sono gi in possesso del tesserino di riconoscimento finora necessario. Il presidente ha concordato con l'assessore di farne una comunicazione in giunta.
Ad oggi, Arpat ha circa 50 casi in cui i dipendenti operano come Upg, con indagini che gli sono state delegate direttamente dalla magistratura: solo per fare qualche esempio, scarichi non in regola, scorretta gestione dei rifiuti, emissioni in atmosfera che superano i limiti. Le conseguenze della revoca della qualifica di Upg a questi dipendenti (revoca peraltro non ancora avvenuta) potrebbero essere molto negative - sottolinea l'assessore - sia per quanto riguarda l'efficacia dell'azione dell'Arpat a supporto dell'attivit della magistratura in un campo cos specialistico e delicato come quello della tutela dell'ambiente, sia sull'opinione pubblica. Arpat stata impegnata come punto di riferimento per la Procura della Repubblica fiorentina, e non solo, in molte vicende, anche recenti.
L'assessore ricorda anche di aver tentato, senza successo, di sottoporre la questione ai colleghi di altre Regioni, e teme il protrarsi del disinteresse sull'argomento a livello nazionale. Solo in Toscana e in Emilia Romagna gli Upg vengono nominati dal direttore dell'Arpa, nelle altre regioni la nomina stata effettuata dal Prefetto.