Istituzioni
28 giugno 2013
12:26

Province e Unioni, Bugli: 'Rafforziamo intanto gli ambiti che esistono'

PONTEDERA (PI). Rafforzare intanto gli ambiti che esistono e che ci sono da trent'anni, luoghi in cui Regione e Comuni possono parlarsi. Quelli, tanto per esser chiari, delle vecchie associazioni intercomunali disegnate da Bartolini nel 1984. E con quei territori, con quegli ambiti o Unioni, una volta che il Parlamento indicher chiaramente come verranno superate le Province, creare un sistema virtuoso per svolgere insieme alcune funzioni, in un gioco di sponda tra Regione e territori o tra aree vaste e territori. E' un po' questa la risposta dell'assessore alla presidenza e al rapporto con gli enti locali Vittorio Bugli alle Unioni di Comuni che si candidano a ricevere le deleghe che sono oggi delle Province (quando le Province non ci saranno pi ), per mantenere un livello di prossimit per alcuni servizi: almeno alcune deleghe, dall'agricoltura ai trasporti, dall'edilizia scolastica al lavoro.

La candidatura stata riproposta stamani da Simone Milozzi, sindaco di Pontedera e presidente dell'Unione Valdera, nel corso di un incontro con altre Unioni di Comuni, che in Toscana sono venticinque e in crescita. Teoricamente dal 1 gennaio del prossimo anno le Province scompariranno.

Ma non chiaro cosa accadr dopo. Manca ancora la legge. E per questo l'assessore della Toscana Vittorio Bugli invita ad un atteggiamento pragmatico per il momento. "Non conosciamo lo scenario che uscir dal Parlamento: dire o progettare ora rischia di essere inutile - spiega -. Meglio allora per adesso rafforzare gli ambiti che gi abbiamo. Sia che le Province vengano eliminate e le deleghe tornino tutte alla Regione, sia che il Parlamento scelga come riferimento le aree vaste, quegli ambiti rafforzati saranno un lavoro utile e porter bene, garantendo un presidio essenziale". "L'importante raccomanda - non aggiungere altri ambiti".

Difficile pensare ad un nuovo ente intermedio - Forse alle Unioni non potranno essere dati le deleghe come si faceva con le Province. "Non so se la legge che uscir dal Parlamento lo permetter dice Bugli -. Soprattutto non penso che siamo nella fase in cui si possa abolire un ente intermedio per crearne un altro. L'importante allora trovare, in un gioco di sponda, il sistema migliore per svolgere al meglio certe funzioni e servizi lavorare insieme Comuni e Regione ".

"E' chiaro - spiega meglio l'assessore che su alcune questioni pi di grande scale e gi in parte delineate, come l'acqua e i rifiuti o il trasporto pubblico locale, la Regione deve avere un ruolo non solo legislativo. Ci sono per altre funzioni che richiedono, per essere svolte, una presenza sul territorio e che pi che di deleghe hanno bisogno di pratiche quotidiane di gestione ottimale". Scenari e modelli da definire in funzione del risultato. "L'obiettivo chiarisce Bugli infatti che una strada o una scuola venga fatta e venga fatta presto e bene e non chi ha la delega. Insieme, Comuni e Regione, dobbiamo trovare il sistema migliore perch questo avvenga".

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