Economia
Istituzioni
30 gennaio 2017
16:42

Protocollo cave con Procure e Comando Carabinieri forestale, Rossi: "Punto di svolta, come per Prato"

FIRENZE - "Un punto di svolta, tappa di arrivo di un lavoro fatto in dialogo stretto  tra la Regione toscana, le Procure generali presso le corti di appello di Firenze e Genova, le procure di Massa e Lucca e il Comando regione Carabinieri forestale".  Cos il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi presenta il protocollo pluriennale che stato firmato oggi nella sede di piazza Duomo "per la salvaguardia della legalit e la promozione dello sviluppo sostenibile dell'attivit estrattiva nel distretto apuoversiliese". Con Rossi hanno apposto la loro firma  i procuratori generali delle Repubblica Marcello Viola (Procura generale presso Corte di Appello di Firenze),  Antonio Lucisano (Procura generale presso Corte di Appello di Genova), Aldo Giubilaro (Procura generale presso Tribunale di Massa), Pietro Suchan (Procura della Repubblica presso Tribunale di Lucca) e il generale Giuseppe Vadal (Comando Regione Carabinieri Forestale "Toscana").

"Bisogna farla la svolta cos Rossi -  altrimenti la straordinaria ricchezza che sono le Apuane, uniche al mondo storicamente e  cos importanti per la regione e per la nostra identit , ma anche per il lavoro rischiamo di perderla. Dobbiamo ritrovare il punto di equilibrio tra questa ricchezza, la sua ridistribuzione, l'impatto ambientale che deve essere regolato e la tutela della sicurezza e salute dei lavoratori che un valore assoluto".

"Non facile, per con questo accordo sono state poste le basi ha proseguito il presidente -  Rendiconteremo ogni 6 mesi  quello che verr fatto e andremo nei territori a confrontarci. Tutto ci che ci siamo prefissi non potr per avvenire senza il coinvolgimento delle forze sociali del territorio, imprenditori, lavoratori, istituzioni locali. Il nostro obiettivo di "regolare", sul modello di quanto fatto per Prato, facendo chiudere i dormitori e mettendo in sicurezza i laboratori cinesi del macrolotto e dell'area fiorentina con risultati importanti. Ci stiamo riuscendo. E sono convinto che questo modello potrebbe venire adottato con successo anche a livello nazionale sul fronte della evasione fiscale".

"L'attivit di escavazione pu e deve continuare, ma in maniera pi sostenibile e pi sicura. Non possiamo pi permetterci  le incidentalit e i problemi gravi per la salute che hanno segnato questi anni. Con la partecipazione delle forze sociali del territorio riusciremo a fare un passo avanti a livello anche occupazionale. Anche il rispetto dell'ambiente pu produrre occupazione ed essere un valore aggiunto. In sostanza - ha concluso Rossi - la Repubblica che intervenire. Sono convinto che la soluzione del problema cave dalla base che oggi abbiamo formalizzato possa imboccare la strada giusta a vantaggio di tutti".

Da parte di tutti procuratori intervenuti stato espresso  forte apprezzamento per il lavoro del presidente Rossi che "si fatto carico in termini concreti, con la collaborazione efficace del direttore generale Antonio Davide Barretta, di affrontare la situazione estrattiva, immettendo una carica di interesse reale".  Grazie alla sinergia tra istituzioni firmatarie dell'accordo sar possibile ripristinare "a monte" la legalit e la difesa ambientale, a vantaggio del bene comune e della collettivit . "Qui non si vuole "penalizzare o criminalizzare nessuno ha sintetizzato tra l'altro Aldo Giubilaro ma quella che l'attivita encomiabilissima di natura imprenditoriale deve tener conto  dei normali limiti del rispetto della legalit . Lo sviluppo tanto pi efficace e utile e remunerativo, quanto pi legato a norme di correttezza. E' quanto il protocollo intende attuare per superare  i momenti di criticit ".


Aspetti tecnici su attivit di controllo

Queste  le prime indicazioni per le attivit del 2017:
da parte della Asl nord-ovest previste circa 800 visite di controllo in cava (settore lapideo) per una media di 6/7 accessi per cava (cave controllate annualmente circa 140); oltre 400 controlli per una media di 1/2 accessi per laboratorio (laboratori controllati annualmente oltre 200).
Anche Arpat aumenta le azioni di controllo 60 cave controllate, ma con numero di accessi molto superiori - puntando in primo luogo alla verifica della gestione delle acque di lavorazione e dei rifiuti di estrazione principali, con particolare riferimento alla "marmettola", oltre ai materiali prodotti nella manutenzione di mezzi e macchine.
Grande attenzione sar posta anche sugli aspetti della difesa del suolo, focalizzandosi sulla ricostruzione del reticolo idraulico, con oltre 80 controlli affidati al personale del Settore Genio civile Toscana Nord ed al personale del Nucleo Forestale dei Carabinieri.
Centinaia di verifiche punteranno poi sulla rispondenza tra l'utilizzo delle cave e le autorizzazioni rilasciate.
In collaborazione con l'universit di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra, priorit anche all'attivit di monitoraggio della stabilit dei versanti con particolare riferimento ai ravaneti. Qui gi attivo il sistema di monitoraggio radar satellitare, la stessa tecnologia usata anche per la Concordia. Ogni 12 giorni sar aggiornato il monitoraggio. Infine l'analisi del materiale scavato dovr dare indicazioni anche sulle quantit sostenibili.
La Regione Toscana intende infine incentivare gli imprenditori che vogliono investire sulle nuove tecnologie e utilizzarle anche per ridurre, come ora possibile fare, i materiali di scarto.