FIRENZE – La battaglia della Toscana contro la norma che stabiliva la retroattività del diritto d'autore in relazione alla proprietà industriale di disegni e modelli torna in alto mare. L'emendamento approvato in aula con il testo del decreto sviluppo, rischia di essere cancellato nelle commissioni attività produttive e finanza e bilancio che lo stanno esaminando in questi giorni in vista della conversione in legge del decreto.
"E' una contraddizione inaccettabile - spiega l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini - il governo non può fare marcia indietro su un punto vitale per tantissime piccole e medie imprese toscane e italiane, facendo credere di combattere la contraffazione ma, di fatto, facendo un regalo alle multinazionali del design a scapito di una miriade di piccole imprese di qualità che hanno fatto conoscere il made in Italy nel mondo, dando occupazione a migliaia di persone. In una fase ancora delicata che non ci vede uscire dalla crisi, una decisione del genere porterebbe inevitabilmente a nuove chiusure e ulteriore disoccupazione, proprio quando invece si richiede al mondo imprenditoriale uno scatto di competitività".
L'assessore ricorda che la Regione, insieme alle istituzioni e ai parlamentari toscani, si era fatta portavoce delle istanze degli imprenditori e dei lavoratori. Lo stesso Simoncini aveva portato le modifiche del testo, al quale aveva collaborato il consorzio che raggruppa la maggio parte delle aziende che lavorano sui modelli del design industriale (Consorzio origini), al sottosegretario allo sviluppo economico Stefano Saglia che l'aveva fatto inserire nel decreto.
"La Regione sostiene la mobilitazione delle imprese e chiede con forza che le commissioni ripristinino l'articolo in questione – conclude l'assessore – per evitare che venga presentato in aula un testo che esclude dalla protezione del diritto d'autore tutti i modelli e i disegni mai registrati prima del 2001".