
PRATO - Non fa sconti a nessuno il presidente della Toscana Enrico Rossi seduto sul palco di un'azienda cinese addobbata a festa, che per la prima volta apre le porte ed ospita a Prato un incontro istituzionale. "L'illegalit avverte - una medaglia che ha una faccia cinese, ma anche una italiana". Non fa sconti a nessuno, ma fiducioso. "Non impossibile dice infatti -che Prato possa tornare protagonista e diventare un distretto di importanza europea. Il mondo gira e non si sa cosa il futuro pu portare". Rossi continua a credere nella modernit ed avanguardia di Prato. "Certo si sofferma - non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo andare avanti".
Lo ripete al termine del suo intervento all'iniziativa organizzata oggi a Prato dalla Cna. Presenti il Prefetto e il console cinese, la Regione e il Comune, le associazioni di categoria e la comunit cinese appunto.
"Se Prato vuole avere un futuro economico sottolinea e spiega meglio -, deve per forza confrontarsi con questa realt , quelle delle aziende della comunit orientale, e con la realt dell'immigrazione, ma in modo positivo. In fondo la modernit di Prato sta proprio nella sua globalit ".
Fabbriche e lavoratori sono tutti uguali
Appena arrivato Rossi aveva ribadito convinzioni e impegni gi presi. "Il denaro cattivo scaccia quello buono e la concorrenza sleale va combattuta" aveva ripetuto. Aveva lanciato anche un appello alla comunit orientale e ai commercialisti "per combattere insieme lavoro nero ed evasione fiscale". Si era soffermato sull'esigenza di un salario minimo e la necessit di una legge per l'emersione.
"Ma se le irregolarit ci sono, ci sono anche imprese cinesi aveva detto - che dimostrano che un percorso diverso possibile. Per questo guardiamo con fiducia al futuro". "Anzi si era corretto il presidente ci sono imprese di propriet di cinesi che si sono incamminate sulla giusta strada, perch le fabbriche non hanno nazionalit e colore e sono tutte uguali. Come i lavoratori". Da tutelare nella sicurezza e nella dignit del salario.
Aziende consapevoli
"Percorsi di imprese consapevoli" sta scritto sullo striscione bianco dietro al divano rosso su cui siede Rossi, in mezzo ad una fabbrica trasformata per un giorno in salotto. Con tanto di festoni e palloncini beneauguranti, tappeti stesi e fiori su capitelli in marmo. Ed il senso della giornata: quello dell'integrazione e della legalit , capace di portare vantaggi a tutti. "Un'iniziativa di valore fa i complimenti dal palco il presidente - , che testimonia la strada fatta da due anni a questa parte". Storie e percorsi di cinesi e aziende cinesi (non solo tessili) che scorrono su due grandi schermi, storie di chi ha scelto di rimanere in Italia, che in Cina torna volentieri per le vacanze ma in Toscana e in Italia vuole vivere e far crescere i figli. Che vuole integrarsi, rispettare le regole e chiede di aiutare l'integrazione.
Quattro proposte dalla Cna e la comunit cinese
E' il senso anche di Cna World China, gruppo della Cna di Prato tenuto a battesimo due anni fa e che raccoglie al suo interno duecentosessantadue imprese cinesi, in crescita. L'azienda di via Galcianese che ha ospitato oggi l'evento del suo presidente, Wang Liping. Ed lui che avanza quattro proposte per facilitare l'integrazione delle imprese orientali: anzitutto una semplificazione normativa, chiede, poi lo sviluppo di relazioni tra Italia e Cina che pu diventare un'opportunit per tutti, tutele ed aiuti contro le truffe e impianti di videosorveglianza nelle zone industriali, perch il problema principale anche per i cinesi la sicurezza. Proposte che Rossi giudica interessanti. " Si potrebbero utilizzare i fondi europei" dice. E si annota le richieste per tenerne di conto nella prossima agenda politica.