Istituzioni
5 dicembre 2012
16:37

Prato, Rossi: 'La banca che apre un 'corner' cinese è una buona idea'

FIRENZE - "Una buona idea. Un'iniziativa in più che aiuta l'integrazione dei tanti cinesi che lavorano a Prato e in Toscana". Il presidente della Toscana Enrico Rossi saluta così la scelta della banca popolare di Vicenza di aprire un corner dedicato in via Filzi, nel quartiere 'cinese' di Prato, per far sentire più a loro agio i cittadini orientali, con personale che parla fluentemente cinese e italiano. L'inaugurazione sarà venerdì.

"Il fatto che i cinesi si servano delle banche presenti sul territorio è un segno di radicamento. Ben venga dunque. E in certo senso potrà aiutare anche l'emersione" prosegue il presidente. Sulla stampa di oggi sono apparsi alcuni numeri: la Banca popolare di Vicenza, che l'anno scorso ha incorporato la Cassa di risparmio di Prato, conterebbe in città e provincia 3.352 clienti orientali, il 3 per cento di tutti i clienti del gruppo nell'area. E sarebbero in aumento.

Strategie simili hanno messo in campo Poste Italia, che in alcuni uffici in città (tra cui quello ancora in via Filzi) hanno da qualche tempo assunto dipendenti che parlano cinese. In molti, dopo la chiusura di numerosi money transfer a seguito di due inchieste della direzione distrettuale antimafia, si servono infatti degli uffici postali per inviare denaro in Cina.

"L'integrazione dei cinesi che vivono in Toscana è una partita che si gioca su più tavoli: quello delle istituzioni ma anche quello privato e dove anche un gesto simbolico come l'apertura di un corner dedicato all'interno di un a banca ha il suo valore. E' una dimostrazione di accoglienza" dice Rossi.

"E' evidente – conclude il presidente - che il rilancio di Prato e della sua economia passa anche da un diverso rapporto con i tanti cinesi che vivono e lavorano in città: va favorita un'integrazione a doppio senso, ma occorre anche far emergere chi lavora a nero e non sempre rispettando le regole. Così si annullano anche i vantaggi illeciti di una concorrenza sleale. Ed è la scommessa che come Regione stiamo portando avanti con un pacchetto di iniziative assieme alle istituzioni locali e le associazioni di categoria. Un lavoro su due binari: potenziando da un alto i canali di informazione per spiegare meglio a tutte le imprese come stare nelle regole e facendo sì dall'altro che le imprese più brave – non solo perché stanno nelle regole, ma anche perché hanno trovato un migliore modello di sviluppo – accompagnino quelle che meno brave non sono state e garantiscono che lo diventino".