Economia
20 maggio 2019
11:00

Potenziamento Sesta Lab a Radicondoli, accordo Regione-Cosvig da 2,7 mln

FIRENZE – Firmato oggi da Regione e Cosvig, Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, un accordo di programma per il potenziamento del Sesta Lab. Cuore dell'accordo la realizzazione del lotto 1 di un nuovo fabbricato per un investimento di quasi 2,7 milioni di euro, 1 dei quali viene cofinanziato dalla Regione.

Il progetto, presentato da Cosvig ad ottobre 2018, prevede la realizzazione della nuova Cella 3 per test su combustori per turbine a gas all'interno del Sesta Lab. La costruzione del nuovo fabbricato avverrà in due lotti per un investimento totale di 4,7 milioni di euro circa. L'accordo riguarda solo il primo lotto per il quale, a fronte di un investimento di quasi 2,7 milioni di euro, la Regione metterà a disposizione 1 milione di risorse Por Fesr 2014-2020 Linea 1.5.1 ‘Sostegno alla infrastrutture della ricerca considerate critiche/cruciali per i sistemi regionali'. Il lotto 2, relativo al compressore, sarà oggetto di un nuovo accordo di programma. In base al cronoprogramma, Cosvig si impegna a realizzare il lotto 1 del nuovo fabbricato entro il 30 giugno 2020.

Il presidente della Regione Toscana in occasione della firma dell'accordo ha sottolineato come questo importante investimento regionale e pubblico (oltre 18 milioni dal 2013 ad oggi, di cui 8,3 regionali e 10 comunali)  rappresenti un atto di politica industriale, che conferma e porta avanti delle scelte che hanno dato ottimi frutti, visto che quello che era uno stabilimento Enel in dismissione oggi è divenuto uno tra i pochissimi service per produttori di turbine presenti in Europa, una realtà dove oggi lavorano 34 giovani ricercatori altamente specializzati e che attrae aziende non solo dall'Ue e dagli Usa, ma anche dalla Cina, dalla Corea, dall'Iran.  

Il Laboratorio Enel di Sesta è attivo dal 1996 nel comune di Radicondoli (Si) ed è un ramo d'azienda del Cosvig. E' una stazione avanzata di prova per combustori turbogas nel panorama internazionale anche nell'ambito delle turbine a gas. Lo sviluppo dell'area ed il riposizionamento del Laboratorio a supporto dell'innovazione tecnologica nel settore oil&gas in ambito europeo rappresenta un intervento strategico per la Regione per attrarre nuove attività produttive e creare le migliori condizioni tecnologiche per la permanenza di quelle esistenti. Il Sesta Lab è un centro di eccellenza ed attrattore del polo tecnologico dell'area geotermica tradizionale per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per i sistemi di teleriscaldamento, per la produzione energetica da fonti rinnovabili, per il riscaldamento attraverso la tecnologia della pompa di calore e per la produzione di impianti geotermici.

Nel 2013, dopo che Enel ha manifestato l'intenzione di chiudere o cedere il Laboratorio, la Regione si è fatta avanti e insieme alla stessa Enel, Nuovo Pignone, Ansaldo Energia e Cnr ha siglato un protocollo d'intesa per il salvataggio ed il rilancio, coinvolgendo anche i Comuni toscani dell'area geotermica i quali, utilizzando le risorse provenienti dai contributi per la geotermia, hanno utilizzato 10 milioni di risorse pubbliche per l'acquisto del Laboratorio. La Regione, in virtù del protocollo, ha supportato l'operazione con un finanziamento di 7,3 milioni di euro (ovvero la metà di quello totale) per l'ammodernamento e il potenziamento delle caratteristiche tecniche dell'impianto stesso. Considerato il milione messo a disposizione dalla Regione per l'accordo di programma, l'ammontare totale dell'operazione ammonta a 18,3 milioni di euro di risorse pubbliche.

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