Economia
10 agosto 2012
14:53

Polo siderurgico di Piombino, lettera a Monti e Passera

FIRENZE - La candidatura del Polo Siderurgico di Piombino per un progetto di riconversione e riqualificazione produttiva, capace di offrire una soluzione complessiva alle varie crisi aziendali, affrontando allo stesso tempo le questioni infrastrutturali, ambientali ed energetiche. E' questa la proposta formulata dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, insieme al presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutuf e al sindaco di Piombino Gianni Anselmi, in una lettera congiunta al presidente del Consiglio Mario Monti e al ministro dello sviluppo economico Corrado Passera.

"Malgrado l'attenzione del Governo sia giustamente indirizzata in questi giorni sul caso Ilva di Taranto - si legge nel testo inviato a Monti e Passera - anche la realt di Piombino non pu tuttavia prescindere da un intervento di politica industriale".

Quella di cui si parla - sottolineano Rossi, Kutuf e Anselmi - infatti una realt che coinvolge circa 6 mila lavoratori, con la presenza di gruppi industriali quali Lucchini, Magona e Tenarsi Dalmine. Ed su questa realt che Regione, Provincia e Comune si sono fortemente impegnati, sia seguendo da vicino le vertenze industriali che facendo convergere le rispettive politiche su progetti congiunti di intervento, relativi per esempio alle bonifiche, alle infrastrutture e al credito.

Tuttavia, ricordano Rossi, Kutuf e Anselmi, "la crisi simultanea sia di un intero settore che di imprese di varie dimensioni, nonch la presenza di questioni infrastrutturali, ambientali ed energetiche non risolvibili solo con risorse e competenze di carattere regionale, comporta la necessit di un coinvolgimento del governo e la concreta possibilit di attivare un progetto complessivo".

Una candidatura pe il Polo Siderurgico di Piombino per la quale Regione, Provincia e Comune intendono fare la loro parte, anche in termini di cofinanziamento. Per tutto questo la lettera si conclude con la proposta di un tavolo interistituzionale presso il ministero dello sviluppo economico.

 

Qui il testo della lettera