FIRENZE - "Le nuove competenze della città metropolitana impongono che questi incontri si facciano spesso se si vuole governare bene. Quindi entreranno nella normale prassi di governo". Così il presidente Enrico Rossi ha commentato l'incontro avuto oggi pomeriggio in Palazzo Vecchio con il sindaco Dario Nardella, nel corso del quale sono stati presi accordi per un lavoro comune che darà i suoi frutti già a settembre.
Numerosi i punti all'ordine del giorno. Il primo la gestione unitaria delle strutture fieristiche e culturali. "Condivido l'idea – ha detto Rossi - che a Firenze per le grandi strutture di cui siamo comproprietari, come la Fortezza, il nuovo Teatro dell'Opera, la Leopolda si riesca a fare una gestione unitaria. Bisogna arrivarci in tempi rapidi, per abbattere i costi ma soprattutto perché, di fronte alla crisi dei grandi sistemi fieristici, la proposta di Firenze e della Toscana, così importante e particolare, potrebbe avere grande futuro a livello mondiale. Dove si può trovare infatti nel cuore di una città una disponibilità così ampia di strutture potenzialmente fra loro tutte collegate? La Regione è pronta a dare tutto il sostegno al Comune, che è protagonista di questa vicenda, per risolvere con una idea trainante di sviluppo una vecchia diatriba che ci siamo portati avanti per troppi anni".
Secondo tema, i fondi comunitari, che il presidente Rossi ha indicato su tre assi: le imprese, la mobilità, la cultura. "L'area metropolitana, includendo anche Prato e il Valdarno aretino – ha detto Rossi - è per tanti aspetti la "grande mela" della Toscana, un'area dove si registra uno dei Pil più alti, una capacità delle imprese di proporsi, di crescere. Un'area forte, senz'altro interessata a discutere questo tema, e a beneficiare della nostra anticipazione che ci permetterà di partire con i finanziamenti alle imprese nel prossimo giugno". Anche su questo tema Rossi e Nardella hanno concordato una iniziativa comune a settembre nei confronti delle forze imprenditoriali dell'area metropolitana.
Infine Villa Ragionieri. "Condivido l'idea che la vicenda di questa struttura gioiello della sanità vada risolta in via definitiva. L'obiettivo è quello di acquisirla al sistema sanitario pubblico. Costerà diverse decine di milioni – ha concluso il presidente Rossi - ma penso che così si potrà dare un segno di volontà di rilancio della sanità pubblica dopo due anni di sofferenza e di tagli". Per questo è stato annunciato l'insediamento a settembre di un gruppo tecnico.